Maker Faire Rome 2020

STMicroelectronics torna alla Maker Faire Europe, in programma a Roma dal 10 al 13 dicembre in modalità virtuale a causa della pandemia.

di Fonte ST

Ogni anno, dal 2013, per scoprire l’innovazione, la creatività e la genialità, si tiene a Roma il più grande evento europeo sull’innovazione: Maker Faire Rome.

Per far fronte alle necessità imposte dalla pandemia, gli organizzatori hanno tratto ispirazione dall’evento tradizionale per lanciare una piattaforma in cui i padiglioni si fanno percorsi tematici e gli stand diventano pagine web su cui dialogare con gli espositori. Non manca il ricchissimo calendario di eventi live, talk, webinar, workshop e conferenze sui principali temi dell’innovazione. 

Dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla data science oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che esploreranno l’intersezione tra arti, scienza e tecnologia. È degno di nota il fatto che, nel corso di questo difficile anno, gli orgnaizzatori si sono fatti anche promotori di importanti progetti come Tech4Care e Maker Learn, appositamente dedicati ad affrontare le difficoltà presenti.

ST sarà presente anche quest’anno «perché crediamo che questi eventi ci diano la possibilità di entrare sempre più in contatto con studenti, docenti, makers, piccole start up; insomma, con tutte quelle persone che vogliamo aiutare anche prima che le loro idee si realizzino in un determinato progetto imprenditoriale», dicono Adriano Basile, Technical Marketing Manager, e Alessandro Capra, Senior Technical Marketing.

Prima di tutto, ST mettere in mostra l’ecosistema che sta costruendo per relazionarsi con soggetti esterni e interni all’azienda, e presenterà le persone responsabili di ogni singolo progetto. L’idea è «coinvolgere tutti coloro che sono in grado di fornire contributi complementari nel mondo dell’elettronica, creare una catena del valore che acceleri il passaggio dall’idea al prodotto e infine al servizio e offra risposte complete ed esaustive alle esigenze dei clienti che accettano la sfida dell’Internet of Things», spiega Basile.

Seguendo questo fil rouge, la presentazione di questo ecosistema prevede il “racconto” di alcune storie che possano testimoniare quale e quanta innovazione si produce e come funziona il meccanismo. Le storie saranno a disposizione sia presso lo stand virtuale, con materiali di approfondimento (video, presentazioni in power point) e la presenza di esperti a cui i visitatori virtuali potranno porre domande, sia nel corso della diretta streaming organizzata da Maker Faire

Alcune delle “storie” in presentazione:

– Family Assistant, nato presso il centro di ricerca e progettazione di Castelletto a Cornaredo (Milano) (creato in collaborazione con BD Sound, DAOS, 221 e Check-Up), un assistente virtuale che combina un termometro contactless, un saturimetro da dito e un bracciale intelligente, il tutto gestito da un’App per smartphone in grado di abilitare l’assistente per ricordare le medicine da assumere, gli appuntamenti dal medico e per gestire situazioni di emergenza lanciando SOS;

– Social Distance Solution, ovvero un reference design per il distanziamento sociale, estremamente efficiente e a costi competitivi, utilizzabile in varie modalità e su vari supporti, come nel caso dei badge indossabili dai visitatori in occasione di eventi sportivi, culturali, fieristici realizzato in collaborazione con Inocess, un partner francese di ST;

– Un prototipo dell’innovativo distorsore per chitarra sviluppato da Giulio Zoppi e Giuseppe Romano, appassionati di elettronica, che nel loro tempo libero hanno sviluppato una rivisitazione del più famoso stomp box analogico per chitarra elettrica che aggiunge le potenzialità derivanti dal controllo digitale ottenuto tramite un microcontrollore STM32; 

– L’applicazione pioneristica di tecnologia “smart” (in questo caso il “core” sono le SensorTileBox di ST) nel rilevare terremoti, movimenti di faglie del terreno, eventi vulcanici che si sta sperimentando sull’Etna grazie alla collaborazione tra Rosario Catania (Process engineer di ST) e Alessandro Bonforte, ricercatore dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); 

ST sta anche organizzando due seminari dal vivo, il primo per raccontare gli ultimi sviluppi in ambito di Distributed Ledger Technology, per la quale ST rende disponibili i “mattoncini” fondamentali con cui gli sviluppatori possono cominciare a sperimentare le nuove applicazioni attorno ad essa, “parliamo dei sistemi che si basano su un registro distribuito degli eventi, senza un ente centrale, sul quale i nodi devono raggiungere il consenso” specifica Capra.

Il secondo su The era of the Edge AI, ovvero lo sviluppo di tecnologie di Deep Learning, la sezione più potente dell’Intelligenza Artificiale, che sposta la computazione localmente nel dispositivo e non più sul cloud, risolvendo problemi di consumi energetici e sicurezza.

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