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Ha avuto successo il test del sistema di sicurezza della navicella spaziale Crew Dragon. La Space X è ora pronta ad inviare astronauti nello spazio dal suolo americano.

di Neel V. Patel

Un Falcon 9 al suo terzo lancio è partito domenica mattina dal Kennedy Space Center portando nel cielo un Crew Dragon senza equipaggio. A circa 84 secondi dal lancio e 20 Km di altezza, il razzo ha spento i propri motori e i motori SuperDraco hanno separato il Crew Dragon dal Falcon 9 ad una velocità di Mach 2.2. Il razzo si è schiantato nell’Oceano Atlantico, irreparabilmente subito dopo la separazione, mentre Crew Dragon è atterrato in tutta sicurezza nelle acque, a distanza dai relitti.

Il meccanismo di sicurezza del veicolo, fondamentale per ogni missione con passeggeri umani, si è dimostrato capace di garantire l’incolumità del Crew Dragon e dei suoi passeggeri nel caso qualcosa andasse storto a lancio avviato. Come parte del test, la SpaceX ha raccolto dati dall’interno del veicolo per garantire che eventuali astronauti coinvolti in simili procedure possano resistere allo sbalzo delle forze g ed ai boati di un simile evento.

Si tratta dell’ultimo prerequisito richiesto alla SpaceX dalla NASA perchè il Crew Dragon possa divenire il nuovo mezzo di trasporto degli astronauti. SpaceX e Boeing partecipano al Commercial Crew Program (CCP) della NASA, un programma pensato per la gestione di missioni umane in orbita terrestre bassa (come la stazione spaziale) di società private. La NASA stessa si sta intanto concentrando sulla costruzione di strutture da utilizzare per viaggi nello spazio profondo, verso la Luna e Marte. Sono passati più di otto anni dall’ultima volta in cui astronauti della NASA sono stati lanciati nello spazio dal suolo statunitense.

Il CCP è stato tutt’altro che una passeggiata. Sia SpaceX che Boeing hanno subito enormi ritardi (i primi test di volo con equipaggio erano previsti per il 2017). Lo scorso aprile, un incendio del launchpad ha distrutto un Crew Dragon, mentre più recentemente, il veicolo Starliner della Boeing, alla sua prima missione, ha perso l’appuntamento con la stazione spaziale a causa di un errore temporale.

La SpaceX ha ora superato tutti i suoi test più importanti e potrebbe essere pronta al suo primo volo verso la stazione spaziale con equipaggio entro un paio di mesi. Doug Hurley, uno degli astronauti della NASA che parteciperanno a questa prima missione, ha descritto il test di domenica come “una specie di esame finale … è quasi ora del nostro lancio”. Secondo Elon Musk, CEO della SpaceX l’hardware del nuovo Crew Dragon dovrebbe essere pronto entro febbraio e la missione sarebbe in programma per “il secondo trimestre”.

NASA e Boeing stanno ancora studiando le cause del fallimento della missione di dicembre, e non è che ripercussioni ci saranno su test e sviluppo dello Starliner. Nello scenario più ottimistico, la NASA non richiederebbe alla Boeing un nuovo test senza equipaggio, passando direttamente al primo lancio di astronauti diretti alla ISS sullo Starliner entro la fine dell’anno.

(lo)