La capsula Crew Dragon di SpaceX è decollata con successo

Procede la corsa di SpaceX verso le missioni nello spazio con equipaggio.

di Erin Winick

La notizia: Nelle prime ore di sabato 2 marzo, più precisamente alle 2:49 del mattino EST, il razzo Falcon 9 di SpaceX è partito dal Kennedy Space Center con il modulo di prova Crew Dragon; la capsula è quindi entrata in orbita con a bordo il sensor-equipped dummy Ripley (nome preso in prestito dal personaggio di Alien, ovviamente), un carico di 181 kg ed un passeggero addizionale, ribattezzato Earth Celestial Buddy e caricato per dimostrare l’ingresso della navicella nella microgravità (il video del lancio può essere rivisto qui).

I prossimi step: Diversi test importanti si sono susseguiti nella giornata di domenica, quando la capsula ha raggiunto per la prima volta la Stazione Spaziale Internazionale ed ha attraccato autonomamente. La Crew Dragon rientrerà l’8 marzo ed ammarerà al largo della Florida. I dati raccolti durante questa prima missione permetteranno di determinare se la capsula è pronta per il trasporto di astronauti nella missione di luglio.

Perché è importante: Dalla chiusura del programma shuttle nel 2011, la NASA non ha più lanciato astronauti dal suolo americano, con la conseguente dipendenza da razzi russi per le loro missioni. In caso di successo, i razzi sviluppati da SpaceX e Boeing potranno sostituirsi a quelli russi, liberando gli Stati Uniti dalla propria dipendenza dalla Russia; d’altro canto, un eventuale ritardo nei due programmi potrebbe compromettere per diversi mesi le missioni degli astronauti USA sulla stazione spaziale.

Per quanto le cose siano andate bene finora, SpaceX potrebbe ancora accumulare ritardi nella fase di collaudo della capsula e sforare oltre il suo appuntamento di luglio con la NASA. Per questo motivo, l’agenzia spaziale si starebbe preparando ad acquistare altri due posti a bordo di razzi russi per coprire le sue missioni fino ai primi mesi del 2020.

Related Posts
Total
0
Share