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Dopo anni di controversie, le cellule staminali sono in procinto di essere impiegate per la cura di patologie come l’epilessia e il diabete di tipo 1.

CHI

California Institute for Regenerative Medicine, Neurona Therapeutics, Vertex Pharmaceuticals

QUANDO

5 anni

Un quarto di secolo fa, i ricercatori hanno isolato potenti cellule staminali da embrioni creati attraverso la fecondazione in vitro. Queste cellule, teoricamente in grado di trasformarsi in qualsiasi tessuto del corpo umano, promettevano una rivoluzione medica. Pensate: parti di ricambio per qualsiasi malanno.

Ma la scienza delle cellule staminali non è andata liscia. Non all’inizio. Anche se gli scienziati hanno imparato presto a creare queste cellule senza embrioni, farle diventare tessuti adulti veramente funzionali si è rivelato più difficile di quanto si pensasse.

Ora, però, le cellule staminali sono finalmente sul punto di dare risultati. Prendiamo il caso di Justin Graves, un uomo affetto da epilessia debilitante che ha ricevuto un trapianto di neuroni creati in laboratorio, progettati per sedare gli errori elettrici nel suo cervello che causano gli attacchi epilettici.

Dopo l’intervento, eseguito nel 2023 presso l’Università della California di San Diego, Graves ha riferito di avere crisi epilettiche circa una volta alla settimana, anziché una al giorno come in passato. “È stato un cambiamento incredibile e completo”, dice. “Ora sono praticamente un evangelista delle cellule staminali”.

Lo studio sull’epilessia, condotto da un’azienda chiamata Neurona Therapeutics, è in una fase iniziale: sono stati trattati solo 15 pazienti. Ma i risultati preliminari sono notevoli.

Lo scorso giugno, un altro studio sulle cellule staminali ha dato risultati straordinari. Questa volta si trattava di diabete di tipo 1, la condizione autoimmune precedentemente chiamata diabete giovanile, in cui il corpo di una persona attacca le cellule beta del pancreas. Senza cellule beta funzionanti che controllino i livelli di zucchero nel sangue, le persone affette da diabete di tipo 1 si affidano al monitoraggio quotidiano della glicemia e a iniezioni o infusioni di insulina per rimanere in vita.

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In questo studio in corso, condotto dalla Vertex Pharmaceuticals di Boston, alcuni pazienti che hanno ricevuto trasfusioni di cellule beta prodotte in laboratorio hanno potuto smettere di assumere insulina. Al contrario, le loro nuove cellule la producono quando è necessaria.

Niente più crisi epilettiche. Niente più iniezioni di insulina. Queste sono le parole che i pazienti hanno sempre voluto sentire. E significa che i ricercatori di cellule staminali sono vicini al raggiungimento di cure funzionali, in cui i pazienti possono continuare a vivere perché il loro corpo è in grado di autoregolarsi.