Rapid CUBE: a difesa del mare

La tecnologia proprietaria è una risposta all’imprevedibilità degli incidenti di sversamento in mare di idrocarburi

Rapid CUBE è stato pensato per essere l’ultima linea di difesa nel caso in cui non sia possibile intercettare la risalita incontrollata di idrocarburi da un pozzo, chiamata anche “blow out”, con i sistemi di emergenza standard. Rapid CUBE può essere paragonato ad un aspiratore sottomarino dotato di separatore liquido-gas di dimensioni ridotte.

Per la sua capacità di velocizzare le operazioni di intervento il sistema è unico nel suo genere. Il suo elemento vincente è proprio il separatore: posizionato sulla verticale della perdita da un impianto di perforazione, riesce a catturare gli idrocarburi e a separare rapidamente la fase liquida da quella gassosa senza necessità di alcun contatto con il pozzo in eruzione.

Una pompa elettrica sommersa (ESP) installata sopra di esso favorisce la risalita in superficie – attraverso le aste di perforazione – del petrolio raccolto assieme all’acqua di mare trascinata dal getto degli idrocarburi. Per ridurre il rischio di formazione di ostruzioni dovute a idrati di gas, il CUBE espelle in mare i gas separati sott’acqua attraverso delle speciali valvole.

Il contesto

Gli incidenti non dovrebbero mai succedere, ma bisogna comunque essere sempre pronti ad affrontarli e Rapid Cube serve a questo: a bloccare la fuoriuscita improvvisa di greggio da un pozzo in produzione a causa di un guasto, un errore umano o altri imprevisti. Nel mondo off-shore la sicurezza è un dovere imprescindibile perché le conseguenze di un “blow out” possono essere molto gravi sia per l’ambiente che per chi opera in piattaforma.

Grazie alla sua estrema rapidità di intervento, il CUBE riesce a fermare in modo efficace un eventuale sversamento di olio in mare, limitando l’impatto della fuoriuscita nel tempo necessario a riguadagnare il controllo del pozzo con altri metodi, come per esempio la realizzazione di uno o più pozzi di relief.

La sfida tecnica

La progettazione di Rapid CUBE è basata sugli insegnamenti tratti dagli incidenti rilevanti del passato, affrontando specificatamente i punti deboli noti dei sistemi aperti. Allo stesso tempo fornisce un’attrezzatura semplice e robusta, flessibile e in grado di agire con rapidità anche a grandi profondità. Può essere spedita via aereo in tutto il mondo e in pochi giorni.

Il sistema, che può essere alimentato da Power Buoy, è stato sviluppato in soli undici mesi a partire dal concept e dal 2015 è stato preso in gestione dalla base logistica Eni di Gela. Dallo stesso anno è pronto a intervenire in caso di blow out.

Integrazione industriale

Rapid Cube è stato pensato fin dall’inizio per ottenere la massima efficienza e rapidità di utilizzo in tutte le nostre operazioni upstream off-shore. Grazie alle sue dimensioni ridotte, può essere dislocato facilmente in qualsiasi contesto operativo, costituendo una garanzia in più per la sostenibilità ambientale delle nostre attività. 

L’impatto sull’ambiente

Grazie alla sua capacità di ridurre le conseguenze di un blow out da un pozzo sottomarino, Rapid CUBE contribuisce efficacemente a proteggere l’ambiente dalle conseguenze di eventuali incidenti petroliferi.

Un contributo che si rivela particolarmente prezioso considerando la sempre maggiore diffusione del settore off-shore, in particolare in contesti dove non sempre gli interventi di emergenza possono essere realizzati con la necessaria tempestività.

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