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I campioni prelevati sull’asteroide Bennu sono talmente numerosi che il coperchio della camera di raccolta non si chiude correttamente, favorendo la fuoriuscita del materiale.

di Neel V. Patel

La NASA ha confermato che la missione OSIRIS-REx ha accumulato abbastanza materiale dall’asteroide Bennu durante il suo tentativo di prelevare campioni. In effetti, la camera di raccolta della navicella è ora troppo piena per chiudersi completamente, lasciando parte del materiale alla deriva nello spazio. “La raccolta è andata così bene che abbiamo il problema dell’abbondanza”, ha detto Thomas Zurbuchen, amministratore associato della NASA per le missioni scientifiche.

Il 20 ottobre, OSIRIS-REx è discesa sull’asteroide Bennu, di cui sta studiando l’orbita da quasi due anni, a più di 200 milioni di miglia dalla Terra, e ha raccolto il terreno dalla superficie per sei secondi prima di tornare nello spazio. L’obiettivo era prelevare almeno 60 grammi di materiale e l’agenzia prevedeva di eseguire una serie di procedure per verificare se l’operazione aveva avuto successo, che includevano osservazioni della camera di raccolta del campione utilizzando telecamere a bordo, così come una manovra di rotazione programmata che avrebbe approssimato la massa del campione attraverso misurazioni del momento d’inerzia. 

Negli ultimi giorni, le telecamere di bordo hanno rivelato che la camera di raccolta stava perdendo materiali che fluttuavano nello spazio. “Una quantità sostanziale del campione è volata via”, ha detto il responsabile della missione Dante Lauretta. E’ stato accumulato, infatti, troppo materiale, forse fino a due chilogrammi, il limite superiore di quanto previsto. Circa 400 grammi sembrano visibili dalle telecamere. Il sistema di chiusura non ha funzionato correttamente e alcuni pezzi di dimensioni fino a tre centimetri si sono incastrati, creando uno spazio di un centimetro per la fuoriuscita del materiale.

Sembra che quando OSIRIS-REx è atterrata sulla superficie di Bennu, la testa di raccolta sia andata in profondità da 24 a 48 centimetri, il che spiegherebbe come abbia potuto recuperare così tanti detriti. È ovviamente preoccupante che parte del materiale sia andata persa, ma ciò è dovuto principalmente ad alcuni movimenti del braccio robotico perché il materiale si comporta come un fluido in microgravità, quindi qualsiasi movimento farà girare il campione e potenzialmente ne provocherà la fuoriuscirà dalla camera di raccolta. 

Lauretta stima che finora potrebbero essere sfuggiti fino a 10 grammi. Data la quantità raccolta, la perdita appare relativamente modesta. Ora, il braccio è stato spostato in una posizione di “stand by” in modo che il materiale si muova più lentamente, il che dovrebbe ridurre al minimo ulteriori fuoriuscite.

La missione rinuncerà alla procedura di pesatura programmata, poiché una manovra di rotazione porterebbe indubbiamente a una maggiore perdita di materiale e la NASA è fiduciosa di avere molto più dei 60 grammi inizialmente richiesti. Invece, accelererà lo stivaggio del campione, che la NASA prevedeva di effettuare il 26 ottobre. Dopo che il campione sarà messo al sicuro, OSIRIS-REx lascerà Bennu a marzo e riporterà il campione sulla Terra nel 2023.

(rp)