L’orologio del sistema immunitario nell’intestino

Identificata una cellula immunitaria che aiuta a impostare i ritmi quotidiani dell’intestino. La scoperta potrebbe condurre a trattamenti per vari disturbi digestivi.

di Lisa Ovi

Ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno identificato un tipo di cellula immunitaria che aiuta a mantenere il ritmo dell’intestino. Tali cellule, note come cellule linfoidi innate di tipo 3 (ILC3), sono responsabili del mantenimento delle condizioni di salute regolari e sane dell’intestino. La ricerca è stata pubblicata su Science Immunology.

Secondo i risultati dello studio, i cosiddetti geni ‘orologio’ sarebbero particolarmente attivi in queste cellule e la produzione di molecole immunitarie sarebbe scandita dalla loro attività. Negli esperimenti condotti su topi, l’eliminazione di un gene chiave per le funzioni dell’orologio ha inibito negli animali la produzione di un sottoinsieme di cellule ILC3 senza le quali sono risultati più suscettibili agli effetti di un’infezione batterica intestinale.

Alla nostra routine quotidiana e notturna si affianca quella del nostro apparato digestivo, impegnato a digerire cibo e assorbire elementi nutritivi durante le ore di veglia e ricostituire le cellule usurate durante il sonno. Turni di lavoro e jet lag possono mettere a repentaglio questi ritmi, con un comprovato aumento del rischio di infezioni intestinali, obesità, malattie infiammatorie intestinali e cancro del colon-retto, per nominarne alcuni.

La nuova scoperta spiega in parte in che modo le interruzioni dei ritmi circadiani si accompagnino a problemi gastrointestinali e propone la possibilità di interagire con i geni orologio per influenzare le cellule immunitarie e aiutare a contrastare gli effetti negativi del sonno irregolare.

Le cellule ILC3 mantengono l’equilibrio nell’intestino fortificando la barriera tra i trilioni di batteri che normalmente vivono all’interno dell’intestino e le cellule che compongono l’intestino stesso. Sono anche responsabili della produzione di parte delle molecole immunitarie che aiutano il sistema immunitario dell’intestino a non reagire in modo eccessivo a microbi e particelle di cibo innocui, preservando la sua capacità di identificare microrganismi patogeni.

Sotto la direzione di Marco Colonna, professore di patologia e medicina, i ricercatori studiavano le cellule ILC3 da anni quando due laureandi, Qianli Wang e Michelle Robinette, si accorsero del fatto che i geni orologio delle ILC3 erano particolarmente attivi. Si chiesero se queste cellule potessero rappresentare il ponte tra ritmi circadiani e sistema immunitario intestinale. Il momento in cui il cibo in corso di digestione raggiunge l’intestino è anche quello in cui il sistema immunitario intestinale può aspettarsi di veder arrivare batteri pericolosi. L’ intestino deve essere preparato a questi ritmi quotidiani. Entra qui in gioco la chiara sintonia tra cellule ILC3 e ritmi circadiani.

L’equilibrio intestinale è particolarmente sensibile all’interruzione dei ritmi circadiani e il ruolo delle cellule ILC3 nel suo mantenimento è tale che si potrebbero contrastare alcuni di questi squilibri prendendo di mira i geni dell’orologio nelle cellule ILC3. Nel frattempo, si potrebbe iniziare a prendere in considerazione i ritmi circadiani delle cellule intestinali nella selezione di una tempistica ottimale per interventi nutrizionali e farmacologici.

(lo)

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