Il caso Cambridge Analytica potrebbe rivelarsi un guaio enorme per il social network.
di Jamie Condliffe
Il retroscena: La scorsa settimana Facebook ha sospeso l’accesso di Cambridge Analytica alla sua rete perché non ha cancellato le informazioni riguardanti 270.000 persone che aveva acquisito attraverso uno studio accademico. Sabato, New York Times e Observer hanno riportato che la società, in realtà, aveva acquisito senza permesso i dati di oltre 50 milioni di utenti attraverso i loro collegamenti sociali con i 270.000 individui coinvolti nella ricerca.
A detta di Facebook “i soggetti interessati avevano consapevolmente fornito le loro informazioni, senza che alcuno dei sistemi, password o dati sensibili venissero violati o rubati”.
Il problema: I legislatori di Stati Uniti e Regno Unito stanno ora valutando una possibile inchiesta sul caso. Il Washington Post sostiene che Facebook potrebbe già aver normative sulla privacy della Federal Trade Commission consentendo l’utilizzo improprio di questi dati, il che darebbe adito a “multe per diversi milioni di dollari”.
In sintesi: I dettagli sul numero esatto di dati che sono stati acquisiti da Cambridge Analytica attraverso Facebook non sono ancora noti. Le forze politiche, molte delle quali sono già infastidite dalle società Big Tech, intendono arrivare al fondo di questa storia. Le conseguenze per Zuckerberg potrebbero essere ridondanti.
(MO)