L’energia che ridà all’energia

A Terni, presso un impianto sperimentale RSE, è in fase di collaudo un promettente scambiatore di calore per il recupero dell’energia dagli scarichi di ACS.

di Matteo Ovi

Quest’anno, a Terni, in una collaborazione fra RSEGSE e Sviluppumbria è stato completato e avviato un impianto sperimentale all’interno del quale è stato inserito uno scambiatore BEE 1300 della Innova Srl.

Lo scambiatore, pensato per il recupero di calore residuo dagli scarichi di acqua calda sanitaria, potrebbe presto trovare dimora nelle comuni abitazioni. “Qualora venisse approvato a livello globale come applicazione sugli scarichi per l’acqua, potremmo risparmiare migliaia di petroliere in termini di energia”, dice l’Ing. Oreste Bottaro, AD di Innova.

Il consumo di energia al fine di riscaldare acqua sanitaria è molto elevato, pertanto il recupero di almeno una parte di questa energia, che viene solitamente dispersa attraverso gli scarichi delle acque reflue, rappresenta un risparmio importantissimo.

Guardando al recente impegno preso dai principali leader mondiali dopo l’incontro di Parigi e considerando già le recenti normative e direttive Europee sull’obbligatorietà di incrementare la quota relativa alle energie rinnovabili, è auspicabile che questa ed altre tecnologie basate sull’utilizzo di energia naturale e sul recupero di calore trovino spazio nelle applicazioni domestiche ed industriali.

Sulla base delle prime prove eseguite presso l’impianto sperimentale di Terni, lo scambiatore si sarebbe dimostrato un dispositivo valido ed efficiente. Restano ancora da concludere ulteriori prove, e ottenere le necessarie autorizzazioni, ma provvederemo presto a fornirvi un approfondimento.

(MO)

Related Posts
Total
0
Share