Lanciamo la Volata, ma con la V maiuscola

La bici di domani si può averla già oggi. Da quasi un anno e mezzo, infatti, Volata Cycles, giovane start-up a cavallo fra San Francisco e Milano, si è adoperata per aggiornare il concetto stesso di bicicletta come mezzo per muoversi quotidianamente.

di Fonte ST

Più si presta attenzione all’inquinamento e in generale all’ambiente delle grandi aree urbane e più si parla di mobilità sostenibile.

Lo sforzo è quello di rendere le città più vivibili spostando la urban transportation su mezzi più sostenibili. In questo contesto, la bicicletta ha riscosso molto interesse poiché risolve tante problematiche, dall’inquinamento all’affollamento dei mezzi privati e alla scarsità di parcheggi.

Più recentemente alcuni Paesi hanno incentivato l’uso quotidiano delle biciclette per migliorare lo stato di salute della popolazione.  Così la bicicletta stessa ha bisogno di evolvere per coprire nuove esigenze. Da quasi un anno e mezzo Volata Cycles, giovane start-up a cavallo fra San Francisco e Milano, si è adoperata per aggiornare il concetto stesso di bicicletta come mezzo per muoversi quotidianamente.

Questo lavoro ha portato, a inizio luglio, al lancio di Volata, bici intelligente con tecnologia digitale integrata nel telaio.  Del resto, si parla di rinunciare all’auto per usufruire dei vantaggi legati alla mobilità e alla salute, ma non di rinunciare alla tecnologia utile come antifurto o navigatore satellitare.

E poi, visto che stiamo pedalando, sfruttiamo l’opportunità per misurare le nostre performances, mantenerci in allenamento, controllare peso, calorie e battito cardiaco e confrontare i nostri percorsi con i nostri amici.

“L’idea di Volata è di fondere mondo digitale e mondo della ciclistica”, racconta Marco Salvioli, CEO di Volata Cycles. “Il digitale ha già permeato questo settore: ancor prima degli smartphone, sono venuti alla luce computer da bici che avevano lo scopo di tracciare percorsi via GPS piuttosto che pilotare intelligentemente luci, clacson e cambio.  Questi computer sono più piccoli di uno smartphone e tipicamente vengono montati sul manubrio una volta acquistata la bicicletta.”

Ma se l’intelligenza è integrata nel telaio è pronta all’uso e facilmente utilizzabile da tutti.

California e Italia, il meglio di due mondi

L’azienda italiana ha una doppia sede: Milano e San Francisco.  “La scelta di operare da San Francisco non è casuale” – continua Marco – “è qui l’utenza target a cui Volata si rivolge. Di fatto in California è possibile trovare utenti in grado di fornire feedback preziosi. Essendo a due passi dalla Silicon Valley, San Francisco è il quartier generale più adatto per un’azienda che vuole produrre un prodotto completamente nuovo.”  I consumatori californiani sono abituati a prodotti innovativi e al digitale in generale, e in più sono disponibili a spendere per prodotti ben fatti. “Abbiamo sviluppato la bici raccogliendo dei feedback attraverso molte sessioni one to one.

Abbiamo sviluppato diversi prototipi e alla terza review abbiamo girato molte aziende tech della Silicon Valley, fatto presentazioni al Massachusett Institute of Technology ricevendo molti feedback.  La cosa che ci ha reso contenti è che abbiamo centrato il target: infatti a seguito dei feedback non abbiamo stravolto nulla ma solo operato delle rifiniture che ci hanno portato al modello che oggi stiamo lanciando”.

L’Italia invece è stata importante per la progettazione e l’ingegnerizzazione dell’elettronica, a cui STMicroelectronics ha contribuito, supportando anche lo sviluppo software e il debugging.

Passione, entusiasmo e bici

Volata Cycles è nata per mano di due ingegneri e amici, Marco Salvioli e Mattia de Santis.

Mattia, che oggi riveste il ruolo di CTO, ha da sempre una grande passione per la manifattura di oggetti di altissima qualità e design. Inizia a far lavorare le mani da piccolo, passando ore e ore nel garage della casa di famiglia. Moto, bici, barche sono tra gli oggetti con cui impara a lavorare, modificandoli, restaurandoli e talvolta costruendoli “from scratch”.  Durante gli studi avvia un’attività artigianale di creazione di biciclette di design, pezzi unici con buona parte dei componenti fatti a mano.  Dopo la laurea in ingegneria e alcune esperienze in aziende metalmeccaniche, fonda Volata nel 2015 con l’amico Marco Salvioli, che ha lavorato per FIAT a Torino e BMW a Monaco di Baviera. Marco era stato anche in California, presso l’università di Berkeley per approfondire l’IoT come ricercatore.

“Mattia già lavorava sulle biciclette” – racconta Marco – “e decidemmo di lavorare insieme alla customizzazione di un mia bicicletta a scatto fisso artigianale. La cosa ci entusiasmò a tal punto che ci siamo detti: “facciamolo diventare un lavoro vero, però facciamo qualcosa di grande”.

Abbiamo cercato di realizzare qualcosa che non esisteva, volevamo rendere la bicicletta qualcosa di intelligente e pronta all’uso e così abbiamo creato Volata Cycles”.  Così negli ultimi anni Marco ha continuato a viaggiare avanti e indietro fra Milano e San Francisco continuando a raccogliere spunti interessanti.

La bici di domani puoi averla oggi

Il risultato di un anno e mezzo di lavoro è una bici, che avendo un telaio in alluminio molto leggero, è adatta sia a brevi spostamenti sia a lunghe passeggiate. Pensata come una bici per utilizzo quotidiano, mira alla comodità senza però trascurare le prestazioni.

La bici è dotata di un computer di bordo integrato nel telaio, luci e cambio elettronico. Attraverso il computer la bici traccia il percorso raccogliendo informazioni come velocità istantanea, velocità media, cadenza della pedalata e raccoglie informazioni sull’utente.  Il computer è in grado di interconnettersi allo smartphone inviando notifiche push del nostro cellulare direttamente sul display, fornendo altre informazioni come le allerte meteo e le turn by turn directions qualora si imposti la destinazione che si vuole raggiungere nell’ applicazione rilasciata da Volata per il proprio smartphone.

Il manubrio è dotato di un joystick per pilotare il computer di bordo: l’obiettivo è quello di poter accedere alle funzionalità di Volata senza staccare le mani dal manubrio e garantendo facilità d’uso e sicurezza.

Il computer è in grado di raccogliere anche informazioni sulla musica che si sta ascoltando tenendone traccia e i percorsi effettuati permettendo attraverso Strava, social network per atleti, la visualizzazione dei dettagli, lo sharing e il confronto con gli amici.

Attraverso lo smartphone è anche possibile installare gli aggiornamenti software del computer di bordo OTA (Over the Air) quindi senza collegare alcun cavo e in maniera completamente automatica.

E’ presente inoltre un sistema di antifurto basato su GPS che invia un’allerta allo smartphone qualora la bici dovesse muoversi. L’intero sistema è alimentato da una batteria interna collegata ad una dinamo posizionata sulla ruota anteriore che permette di ricaricare la batteria senza l’utilizzo di cavi.

Il clacson elettronico e le luci sono studiate per aumentare la “visibilità” del ciclista nel traffico.

La bici oggi preordinabile sul sito di Volata, è disponibile in due colorazioni con diverse misure e la possibilità di scegliere il sellino. Il software e gli aggiornamenti sono compresi nel prezzo.

The magic inside

A questo punto vi starete chiedendo che cosa c’è dietro la bici intelligente o meglio dentro. Sì perché il telaio incorpora due schede elettroniche: una scheda madre e una scheda periferica con alcuni sensori a bordo. Il core del computer è uno dei nuovissimi microcontrollori di casa STMicroelectronics specifici per il low power, l’ormai celebre STM32L4. La mainboard è dotata anche del Bluetooth SPBTLE di ST, anch’esso low power enabled.  

L’intero R&D del prodotto è stato fatto in Italia.  Qui è stato condotto sia lo sviluppo della parte tecnologica grazie al supporto di ST, sia lo sviluppo del telaio.  

(SA)

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