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La moneta digitale che tra poco emetterà la Banca popolare cinese darà al governo la possibilità di controllare come i suoi cittadini spendono il loro denaro. Le autorità, comunque, assicurano che l’anonimato sarà garantito, a patto che non si commettano irregolarità.

di Mike Orcutt

Non si sa esattamente quando il sistema sarà operativo, ma la Cina dovrebbe diventare la prima grande economia a emettere una versione digitale della sua valuta sovrana. Uno scopo esplicito del progetto è sostituire la moneta circolante, ma molti ritengono che il governo la utilizzerà come strumento di sorveglianza.

La scorsa settimana, durante una conferenza a Singapore, Mu Changchun, capo dell’istituto di ricerca sulla valuta digitale del PBOC, è sembrato respingere questa interpretazione. “Sappiamo che la richiesta da parte del pubblico è di mantenere l’anonimato su come si utilizza il denaro… e noi lo garantiremo”, ha detto Mu, come riportato da “Reuters”. “Non stiamo cercando di controllare i cittadini”.

Funzionari cinesi hanno coniato un termine, in verità ambiguo, per descrivere il livello di privacy del nuovo sistema: “anonimato controllabile”. Mu lo ha ripetuto questa settimana: “Manterremo l’equilibrio tra ’anonimato controllabile’ e antiriciclaggio, CFT [finanziamento dell’antiterrorismo] e anche questioni fiscali, gioco d’azzardo online e qualsiasi attività criminale elettronica”.

Anche il “New York Times” lo ha citato il mese scorso: “Finché non si commette alcun crimine e si vogliono fare acquisti senza che sia di dominio pubblico, la privacy verrà difesa”.

Come lo faranno? Bene, è difficile sapere cosa significhi “anonimato controllabile”, soprattutto dal punto di vista tecnologico. Sebbene siano stati rivelati pochissimi dettagli su come funzionerà il sistema valutario, apparentemente si baserà almeno in parte sulla tecnologia blockchain.

Le blockchain da sole, anche le più decentralizzate (presumibilmente in Cina sarà controllata dal governo), non sono anonime. Generalmente, generano una registrazione permanente di ogni transazione, comprese le informazioni sul mittente, sul destinatario e sull’importo.

Alcune criptovalute, come Zcash e Monero, hanno utilizzato approcci crittografici all’avanguardia per nascondere le informazioni relative alle transazioni. Una cosa è certa: i responsabili delle politiche finanziarie di tutto il mondo non vedono l’ora di sapere esattamente cosa ha in serbo la Cina.

Immagine: La Bance Popolare Cinese, a Pechino. hang Rongqing – Imaginechina

(rp)