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Il nuovo gruppo di iniziative comprende lo sviluppo di modi migliori e più a basso costo per catturare le emissioni di carbonio o estrarle dall’atmosfera.

di James Temple 

L’11 febbraio, l’amministrazione Biden ha annunciato la sua terza serie di iniziative per il clima, che prevede forme di innovazione nell’energia pulita e nella tecnologia climatica. La Casa Bianca ha formato un gruppo di lavoro per mettere in piedi l’ Advanced Research Projects Agency-Climate (ARPA-C), che Biden si è impegnato a creare durante la campagna elettorale

La sua missione sarà quella di accelerare i progressi in aree tecniche difficili, comprese probabilmente le tecnologie in grado di catturare, rimuovere e immagazzinare l’anidride carbonica, nonché prodotti di riscaldamento e raffreddamento che non si basano su gas serra altamente potenti. 

Inoltre, il Dipartimento dell’Energia prevede di fornire 100 milioni di dollari in finanziamenti per progetti energetici a basse emissioni di carbonio attraverso l’Advanced Research Projects Agency-Energy (ARPA-E), un gruppo finanziato dalla prima amministrazione Obama per supportare le tecnologie energetiche pulite che non sono abbastanza avanzate per formare imprese o attrarre capitale di rischio tradizionale.

La mossa potrebbe aiutare a ridare forza a uno dei bersagli preferiti dell’amministrazione Trump, che ha ripetutamente cercato di eliminare di tagliare i finanziamenti all’ARPA-E negli ultimi quattro anni. Il Congresso, tuttavia, li ha mantenuti costantemente o addirittura aumentati. Più fondi federali per la ricerca e lo sviluppo promettono di ridurre il costo delle tecnologie pulite, il che rende più economico e politicamente fattibile combattere i crescenti rischi climatici negli Stati Uniti e altrove.

Ma alcuni esperti del settore sono confusi sul motivo per cui l’amministrazione vuole spendere capitale politico cercando di creare e finanziare una nuova agenzia di ricerca piuttosto che concentrarsi sull’aumento del capitale per i programmi esistenti. Ci sono voluti anni al Congresso per trovare le risorse per l’Arpa-E, che è stata autorizzata da George W. Bush, ma non è stata finanziata fino a quando Obama non ha approvato il Recovery Act nel 2009. Nemmeno i confini precisi tra le due strutture dell’ARPA sono del tutto chiari.

ARPA-E si concentra principalmente su “tecnologie energetiche trasformazionali a basse emissioni di carbonio”, mentre ARPA-C probabilmente assumerà una più ampia suite di strumenti legati al clima, almeno a giudicare dal piano energetico di Biden annunciato durante la campagna elettorale.

La scelta di privilegiare la cattura, la rimozione e lo stoccaggio del carbonio promette di essere controversa. Queste tecnologie includono sistemi che impediscono alle emissioni di gas serra di fuoriuscire dalle centrali elettriche e dalle fabbriche, strumenti di “cattura diretta dell’aria” che rimuovono l’anidride carbonica dall’atmosfera e persino tecniche agricole che aspirano e immagazzinano più carbonio nel suolo (Anche ARPA-E ha già effettuato alcuni investimenti in tali aree).

Molti temono che queste tecnologie possano aiutare a prolungare la vita dell’industria dei combustibili fossili. Ma possono anche fornire modi per prevenire o contrastare le emissioni di settori in cui non ci sono opzioni pulite a prezzi accessibili e scalabili, come l’acciaio, il cemento, l’aviazione e l’agricoltura. Inoltre, le tecnologie potrebbero essere fondamentali per ridurre i livelli di anidride carbonica già nell’aria.

L’amministrazione Biden ha affermato di voler aumentare i finanziamenti anche in altre aree, compreso lo stoccaggio di energia più economico, veicoli puliti a basso costo e trasporto, combustibili sostenibili per aerei e navi e materiali da costruzione a impatto zero. Prevede anche la produzione di forme pulite e a basso costo di idrogeno, che può essere utilizzato come combustibile ed è un ingrediente fondamentale in alcuni processi industriali.

foto: AP Photo / Evan Bucci