Il Premio Nazionale per l’Innovazione

A Politecnico di Torino, Università di Padova
e Università di Udine il podio della terza edizione

Sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto innovativo, promuovere lo sviluppo economico e colmare il gap esistente tra ricerca accademica, mondo delle imprese e degli investimenti. Questo il principale obiettivo del Premio Nazionale per l’Innovazione, gara tra progetti d’impresa nati in ambito universitario che ha visto coinvolti 15 atenei.

Il Premio (www.premioinnovazione.it), nato nel 2003 da 5 università, conta oggi 12 competizioni locali (Start Cup) legate a 15 atenei italiani, ma altri 3 si sono già prenotati per concorrere nell’edizione 2006, che avrà come sede l’Università di Udine. Complessivamente, sono state oltre 780 le idee di business esaminate, che le selezioni locali hanno ridotto a 3 per ciascuna Start Cup.

PNI conta sui patrocini della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), dell’Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital (AIFI), del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, del Ministero delle Attività Produttive e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

La terza edizione del Premio – promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari-PNI Cube in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Confindustria – si è conclusa lo scorso 16 dicembre a Padova, con la premiazione dei vincitori, alla presenza di esponenti dell’impresa, della finanza e delle istituzioni, convenuti da tutta Italia per una giornata di studio sulle tematiche dell’innovazione.

Ai tre progetti sul podio, che hanno prevalso su altri 33 finalisti, una giuria di esperti – provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale e finanziario (da Roger Abravanel, responsabile di McKinsey Italia, a Carlo Callieri, vicepresidente della Compagnia di San Paolo) -, ha riconosciuto originalità dell’idea imprenditoriale e realizzabilità tecnica, innovazione tecnologica, capacità manageriale e attrattiva per gli investitori. In premio 110.000 euro, più tutti quei servizi necessari a sostenere i progetti nella difficile fase d’ingresso nel mercato, dalla formazione manageriale alla creazione di un tessuto di relazioni economiche.

è stata Electro Power Systems di Torino ad aggiudicarsi i 60mila euro destinati al primo classificato del PNI, mentre al Politecnico di Torino, università di provenienza del vincitore, è andata la Coppa dei Campioni dei Giovani Imprenditori di Confindustria, consegnata dal Presidente Matteo Colaninno al professor Vincenzo Pozzolo. Electro Power Systems è una start-up hi-tech focalizzata sulla realizzazione di macchine di celle a combustibile, in grado di generare energia elettrica e termica a partire da idrogeno estratto da acqua e gas naturale. Pensati per rispondere ai bisogni di piccole utenze (condomini, piccole-medie imprese, palazzi di uffici, ospedali eccetera), i power systems garantiscono un significativo risparmio energetico e un impatto ambientale limitato. Il primo Power System da 50 kw ha debuttato alle Olimpiadi Invernali di Torino, fornendo energia alla «piazza a idrogeno» Hy-Park, la vetrina internazionale sulle tecnologie a idrogeno della Regione Piemonte, allestita sulle rive del fiume Po.

Il secondo premio (30 mila euro) è andato alla Dreamlight dell’Università di Padova. Il gruppo ha realizzato uno strumento rivolto al mercato dell’ottica oftalmica in grado di fornire, attraverso una mappatura tridimensionale delle lenti, un’analisi immediata dell’efficacia e dell’effettiva rispondenza ai difetti visivi del paziente. Un dispositivo che consentirà ai produttori di costruire lenti più precise e a costi inferiori rispetto a quelli di mercato.

Terza piazza e assegno da 20 mila euro per Smartclot dell’Università di Udine che, in campo biomedico, ha realizzato un macchinario che consente di diagnosticare e prevenire in maniera semplice e rapida il rischio di infarti o di emorragie. Un prototipo funzionante dell’apparecchio, utilizzabile nelle sale operatorie, nei laboratori di analisi e, in futuro, anche sulle ambulanze, è già stato sperimentato nel Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. L’obiettivo è quello di arrivare alla commercializzazione entro il 2007.

Gli atenei coinvolti nell’edizione 2005 sono stati: Politecnico di Milano, Politecnico e Università di Torino, Scuola Sant’Anna di Pisa e le Università di Bologna, Catania, Modena, Napoli Federico II, Padova, Palermo, Perugia, Reggio Emilia, Trieste, Udine, Venezia Ca’ Foscari.

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