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Nel suo programma il presidente eletto, oltre ad affrontare immediatamente la sfida climatica con tecnologie di estrazione del carbonio, vuole privilegiare la ricerca e sviluppo per batterie, idrogeno rinnovabile e nucleare avanzato.

di James Temple

Il presidente eletto Joe Biden ha perso poco tempo a dare un nuovo corso alle politiche per il cambiamento climatico. Il suo team di transizione ha diffuso alcuni documenti che definiscono le prime priorità dell’amministrazione entrante, incluso un progetto per affrontare la crisi climatica. La maggior parte dei dettagli sono stati tratti direttamente dal programma della campagna elettorale di Biden, che parlava di 1,7 trilioni di dollari da investire per interventi in particolare nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’agricoltura. 

Ma l’elenco delle aree in cui Biden spera di fare “investimenti di vasta portata” include almeno un nuovo campo di manovra: le tecnologie a emissioni negative. Questa etichetta comprende una lunga serie di tecniche di estrazione dei gas serra dall’atmosfera come macchine che aspirano carbonio che aziende come Climeworks e Carbon Engineering stanno sviluppando, metodi per accelerare i processi naturali attraverso i quali i minerali catturano e bloccano il carbonio e sistemi che fanno affidamento sulle piante per assorbire l’anidride carbonica, quindi convertirle in fonti di combustibile e catturare le emissioni risultanti (la cosiddetta “bioenergia con cattura e sequestro del carbonio”).

Gli scienziati affermano che rimuovere miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno entro la metà del secolo sarà essenziale per prevenire livelli molto pericolosi di riscaldamento globale. Il piano precedente di Biden menzionava il rimboschimento e le pratiche agricole che potrebbero aiutare ad aumentare lo stoccaggio del carbonio nel suolo. 

Il piano ha anche evidenziato la necessità di accelerare lo sviluppo e la diffusione di sistemi di “cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio”, che generalmente si riferisce alla prevenzione del rilascio di emissioni da centrali elettriche e fabbriche (sebbene alcuni parlassero di emissioni negative anche in questo caso).

E’ comunque da puntualizzare che la cattura, l’uso e lo stoccaggio del carbonio non sono stati menzionati nel nuovo documento sulla transizione climatica di Biden-Harris. Altre aree in cui l’amministrazione Biden-Harris vuole fornire maggiori finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo includono:

Battery storage. Ridurre i costi e aumentare la durata delle tecnologie di stoccaggio dell’energia è fondamentale per rendere i veicoli elettrici più convenienti e competitivi e per consentire a fonti rinnovabili fluttuanti come il solare e l’eolico di generare molta più elettricità sulla rete.

Idrogeno rinnovabile. Lo sviluppo di metodi più economici per produrre forme pulite di idrogeno potrebbe fornire percorsi promettenti per ridurre le emissioni legate ai settori aeronautico e marittimo, alla produzione di fertilizzanti e allo stoccaggio a lungo termine sulla rete.

Nucleare avanzato. Un certo numero di gruppi di ricerca e startup stanno sviluppando nuovi tipi di reattori nucleari che promettono di essere più piccoli, più sicuri e più economici.

Materiali da costruzione. E’ previsto lo sviluppo di nuovi modi di produzione del riscaldamento industriale, che di solito si basa sui combustibili fossili, al fine di ripulire la produzione di acciaio, cemento e altri materiali da costruzione.

Gli osservatori politici ritengono che potrebbero esserci opportunità per incorporare significativi finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo per l’energia pulita nei prossimi pacchetti di stimolo economico, osservando che tali misure hanno un sostegno bipartisan. In effetti, il Congresso ha ampiamente respinto i ripetuti sforzi dell’amministrazione Trump per tagliare gli investimenti federali in queste aree negli ultimi quattro anni.

Foto: Joe Biden e Kamala Harris.AP / Andrew Harnik