Identificato nuovo elemento della fibrosi

Ricercatori dimostrano come vengono attivati fibroblasti e miofibroblasti, possibili obbiettivi per la formulazione di nuovi trattamenti contro la fibrosi, elemento di molte malattie croniche.

di Lisa Ovi

Nature Communications pubblica i risultati si una ricerca condotta da ricercatori del Lewis Katz School of Medicine, presso la Temple University, sulle origini della fibrosi. Autore senior dello studio è John W. Elrod, professore associato della LKSOM.

I fibroblasti sono le cellule che si attivano per riparare eventuali danni ai tessuti. Per adempiere al proprio compito, i fibroblasti avviano la produzione di cellule curative chiamate miofibroblasti. La produzione disfunzionale di miofibroblasti è uno degli elementi chiave della fibrosi.

Secondo i risultati della nuova ricerca, all’origine della disfunzione ci sarebbero alterazioni nell’assorbimento del calcio mitocondriale indotte da stress. Lo studio descrive nel dettaglio il processo di segnalazione cellulare che trasforma il ridotto assorbimento di calcio nei mitocondri nel principale regolatore della differenziazione dei miofibroblasti e della fibrosi. Quando i livelli di calcio mitocondriale diminuiscono, il metabolismo cellulare ne risulta modificato e un metabolita noto come α-chetoglutarato si trova ad essere sovraregolato. L’aumento nei livelli di alfa chetoglutarato altera a sua volta la produzione di DNA cellulare, interferendo quindi con l’espressione genica responsabile della conversione dei fibroblasti in miofibroblasti mediatori della fibrosi.

Sebbene la formazione di miofibroblasti sia associata alla guarigione di danni ai tessuti, come la chiusura di un taglio sulla pelle, l’accumulo di queste cellule può provocare forme di fibrosi come la cirrosi epatica, la fibrosi polmonare e l’insufficienza cardiaca.

Secondo i risultati ottenuti nei nuovi esperimenti, l’accumulo di cellule tipiche della fibrosi origina direttamente dalla riprogrammazione genomica mitocondriale dipendente dal calcio in cui è coinvolto l’α-chetoglutarato, responsabile delle alterazioni nella struttura della cromatina, il ‘packaging’ del DNA. È la prima volta che segnali extracellulari relativi alle funzioni dei mitocondri vengono correlate ad alterazioni nel nucleo cellulare coinvolte nella generazione di miofibroblasti.

I ricercatori sperano che la scoperta del ruolo centrale svolto da alterazioni dell’assorbimento del calcio mitocondriale nella riprogrammazione metabolica e genetica, possa condurre a nuovi trattamenti contro la fibrosi. Elrod e colleghi condurranno nuovi sequenziamenti del genoma completo per approfondire come i cambiamenti nella struttura della cromatina mantengano i miofibroblasti attivi.

Immagine: Credito immagine: LadyofHats, Wikimedia Commons

(lo)

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