Hacker cinesi rubano i dati di oltre 100.000 membri della marina militare statunitense

Il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti d’America accusa hacker al soldo del governo cinese di aver violato informazioni riservate appartenenti a personale della marina militare.

di Martin Giles

La notizia: L’accusa rivolta a due hacker Zhu Hua e Zhang Shilong è di aver collaborato con un gruppo legato al Ministero cinese per la Sicurezza di Stato, la principale agenzia di intelligence del paese. Soprannominato Advanced Persistent Threat 10 – o APT 10 – dai ricercatori, il gruppo avrebbe preso di mira principalmente perpetrato furti proprietà intellettuale e spiato su informazioni relative membri dell’esercito statunitense, inclusi date di nascita, salari e Social Security Number. La marina militare americana vanta all’incirca 330.000 operativi, per cui la violazione potrebbe aver colpito un numero significativo di persone.

Un setaccio internazionale: Accedendo ai computer di una società americana che gestisce da remoto i sistemi IT di altre aziende, gli hacker cinesi sarebbero riusciti ad accedere ai computer di oltre 45 società sparse in una dozzina di paesi, Stati Unit, Regno Uniti, Australia, India e Giappone inclusi. In seguito all’annuncio da parte del DOJ, il segretario inglese per gli affari esteri ha definito l’attività dell’APT 10 “una delle violazioni più significative e diffuse contro il Regno Unito e i suoi alleati”.

Tensioni in aumento: L’accusa è stata rivolta proprio mentre i rapporti fra Cina e Stati Uniti sono incrinati da una guerra commerciale e l’arresto in Canada di Meng Wanzhou, CFO del colosso telecom Huawei ritenuto un rischio per la sicurezza delle reti.
Meng, che potrebbe venire estradata negli Stati Uniti, è accusata di aver coperto le attività della società per circumnavigare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran. Meng ha negato ogni accusa e la Cina ha richiesto il suo rilascio.

Si sospetta anche che agenti cinesi possano essere responsabili di un importante attacco informatico ai danni della catena alberghiera Marriott.

(MO)

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