La società starebbe ricercando al collaborazione dei principali istituti bancari per ammassare dati altrimenti inaccessibili per la sua piattaforma.
di Erin Winick
Stando al Wall Street Journal, la società avrebbe contattato JPMorgan Chase, Wells Fargo, Citigroup e US Bankcorp per discutere l’ipotesi di unire le forze con Facebook Messenger.
Perché? Facebook pare intenzionata a utilizzare queste preziose informazioni per sviluppare nuove funzioni, quali la possibilità per i suoi utenti di verificare il proprio conto o ricevere avvisi di tentata frode attraverso Messenger. In cambio, le banche dovrebbero fornire i dati inerenti le transazioni e i bilanci dei propri clienti. Il social network sostiene che queste informazioni verrebbero utilizzate solamente al fine di sviluppare le nuove funzioni, non per effettuare ulteriori campagne pubblicitarie mirate.
Il recente scandalo riguardo l’uso inappropriato dei dati di Facebook da parte di Cambridge Analytica continua a riecheggiare. Le banche avrebbero infatti manifestato esitazione all’idea di collaborare con il gigante tech proprio per timori legati alla violazione della privacy di questi dati, mentre una banca avrebbe già rifiutato l’offerta.
Un passaggio offline: Facebook sta cercando di accedere a un quantitativo crescente di informazioni riguardo la vita offline dei suoi utenti i profili sulla sua piattaforma e offrire funzioni sempre più mirate. Quest’anno, la società ha persino cercato di avviare collaborazioni con gli ospedali per ottenere le cartelle cliniche dei suoi utenti. Facebook non è la sola a voler ammassare dati personali. Altri giganti tech, quali Google, vogliono ottenere le informazioni personali fuori dalla rete per avere un vantaggio strategico sulle rivali.
(MO)