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L’azienda indirizza gli utenti che hanno creduto a messaggi contenenti disinformazione sul coronavirus a una pagina di chiarificazione sul sito Web dell’Organizzazione mondiale della sanità.

di Charlotte Jee

“Verranno mostrati messaggi nel feed delle notizie a chi ha interagito con informazioni errate sulla Covid-19″, ha scritto in un post sul blog, Guy Rosen, responsabile della sicurezza e integrità dei dati su Facebook. Questi messaggi appariranno in un post nella parte superiore dei feed informativi con la scritta: “Aiuta amici e parenti a evitare la disinformazione sulla Covid-19”.

Sui social media girano molti miti e bufale pericolosi sul virus, in particolare l’idea che esista un collegamento con le nuove reti 5G, che si è diffusa in tutta Europa e ha portato ad attacchi alle torri telefoniche nel Regno Unito. Le persone condividono anche pericolose menzogne sulle possibili cure e affermano che la covid-19 sia una sorta di arma batteriologica artificiale.

Questa settimana il gruppo per i diritti umani Avaaz ha pubblicato un rapporto che ha esaminato 100 esempi di disinformazione su Facebook e ha scoperto che i post sono stati condivisi oltre 1,7 milioni di volte e visti circa 117 milioni di volte. Le aziende di social media hanno promesso di adottare un approccio più proattivo per eliminare la disinformazione sul coronavirus, ma la portata del problema è enorme.

Ciò non significa che Facebook avviserà l’utente ogni volta che visualizza o condivide una bugia. Mostrerà alle persone solo un link all’OMS, che possono prendere in considerazione o facilmente scorrere e ignorare. Facebook ha sempre detestato adottare un approccio interventista sulla verifica dei fatti.

Tuttavia, nel suo rapporto, Avaaz afferma che un nuovo studio mostra che se Facebook “correggesse in modo proattivo i dati” fornendo agli utenti le adeguate correzioni da fonti attendibili, si potrebbe ridurre la diffusione delle falsità in media del 50 per cento.

(rp)