Con l’inizio di un nuovo anno, anche in ambito scientifico, è difficile resistere alla tentazione di far seguire, ai bilanci di quello appena trascorso, le previsioni di ciò che accadrà. Previsioni, questa volta, che per il settore energia, archiviate le previsioni allarmanti sul cambiamento climatico e i modesti progressi nelle rinnovabili del 2014, partono da un dato eclatante quanto determinante: l’attuale prezzo del petrolio. Sceso addirittura sotto i 60 dollari al barile, praticamente dimezzato (i valori si attestavano attorno ai 110 dollari) rispetto agli anni precedenti. Se l’economia russa è la prima grande vittima, anche le tecnologie rinnovabili e il fracking sembrano senza speranza.
Ne deriva così una forzatura inevitabile, che carica, con ancora maggiore rischio, il petrolio di un peso cruciale quale ago della bilancia – o dello sbilanciamento- in ogni parte del globo – da Bagdad agli Stati Uniti- e conduce a decisioni di politica<7b> che ne travolgono la natura stessa di fonte di energia.
Di innovazione si parla, nel senso più profondo del termine, quando le invenzioni e le scoperte si dimostrano in grado di influenzare la nostra esistenza quotidiana. A mantenere questa promessa sembra determinato il dispositivo per il controllo selettivo e dinamico della radiazione elettromagnetica, nato all’interno del Politecnico di Milano. Il suo obiettivo? Regolare dinamicamente le proprietà di trasmissione e riflessione delle superfici trasparenti senza sacrificare la connessione visiva tra interno ed esterno.
Che l’energia serva a vivere non è solo uno slogan. L’energia diventa infatti il motore per attivare imprese senza le quali la specie umana rischierebbe e molto. Un esempio lampante lo offre ora la regione di San Diego, una delle più aride della California. Lì, il governo ha deciso ora di costruire il più grande impianto di dissalazione dell’acqua di mare nell’emisfero occidentale<7b>, al costo di $1 miliardo. Quando sarà terminato l’anno prossimo, utilizzerà 400 milioni di litri al giorno di acqua dell’Oceano Pacifico per produrre 54 milioni di litri d’acqua potabile.
Chiavi di lettura dello scenario tecnologico nel passaggio dal 2014 al 2015
Di Alessandro Ovi (MIT Technology Review Italia)
Sono tre le chiavi di lettura dello scenario tecnologico dal 2014 al 2015: il ritorno dei grandi computer e la continua crescita dei terminali mobili rispetto a quelli fissi; lo sbocciare di utilizzi, forse finalmente su grande scala, della ingegneria genetica nella immunoterapia; il risveglio, probabilmente solo un crepuscolo, del petrolio come fonte primaria di energia.
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Il 2014 in Energia: L’anno dell’energia e del cambiamento climatico
Di Kevin Bullis (MIT Technology Review)
Quest’anno è stato caratterizzato da previsioni allarmanti sul cambiamento climatico – e modesti progressi nelle rinnovabili, nel sequestro di anidride carbonica e nella definizione di accordi per la regolazione delle emissioni.
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Un futuro incerto
Di Bassam Fattouh e Bill Farren-Price (Fonte OIL)
L’industria petrolifera è alla mercé dei venti politici. Che a Bagdad rischiando di tradursi in ulteriori ritardi per le infrastrutture comuni, vera soluzione per permettere al paese di sfruttare appieno il suo potenziale energetico.
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L’arma americana: mostrarsi vincenti
Di Daniel Atzori (Fonte OIL)
Per sconfiggere gli jihadisti, gli Stati Uniti devono far capire ancora una volta che sono i più forti, visto che in Medio Oriente tutti amano i vincitori.
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Giochi di luce e di energia
Di Netval
Il Politecnico di Milano ha sviluppato un prototipo di dispositivo per il controllo selettivo e dinamico della radiazione elettromagnetica.
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Dissalare per disperazione
Di David Talbot (MIT Technology Review USA)
Entro il 2025, si stima che 1,8 miliardi di persone soffriranno di scarsità d’acqua.
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