Definito il ruolo di un raro tipo di cellula del midollo osseo

Individuate varie cellule del midollo osseo che controllano il destino del mezzo milione di cellule del sangue che vi si sviluppano ogni giorno.

di MIT Technology Review Italia

Nature pubblica i risultati di uno studio condotto da ricercatori della NYU School of Medicine sul “microambiente” osseo, poco più dell’1% della massa del midollo osseo della maggior parte dei mammiferi. Si ritiene che le cellule di questa porzione del midollo influenzino la maturazione delle cellule staminali di cellule come i globuli rossi e i globuli bianchi.

I ricercatori hanno ricostruito la funzione genetica di ciascuna delle 17.374 cellule del midollo osseo di un topo grazie ad una combinazione di imaging e mappatura delle cellule. Una volta escluse le cellule del sangue e le cellule adipose mature, gli studiosi hanno identificato nove tipologie di cellula e svariati sottotipi. La maggior parte di queste cellule è stata identificata come cellule endoteliali vascolari o come osteoblasti.

Per identificare il ruolo delle rare cellule ancora sconosciute, la squadra ha utilizzato la chemioterapia per riprodurre una condizione di stress simile a quella affrontata da tali tessuti dopo un infortunio o malattia. Sottoposte a stress, un gruppo di cellule staminali, invece di evolvere in osteoblasti o cellule muscolari si è trasformato in cellule adipose.
Secondo i ricercatori, questa capacità di riprogrammazione genetica potrebbe spiegare l’eccesso di grasso del midollo osservato nei pazienti leucemici sottoposti a chemioterapia.

Dallo studio è anche emersa, dopo la chemioterapia, una significativa diminuzione nei livelli di una proteina di segnalazione chiamata Dll4, con conseguente dopo la chemioterapia, sono diminuiti significativamente dopo la chemioterapia. Questa variazione ha provocato un cambiamento tra alcune cellule staminali del sangue normalmente responsabili d’avviare la produzione dei due principali tipi di globuli bianchi: cellule T e cellule B.

Per condurre lo studio, i ricercatori hanno tracciato l’attività dei gene grazie ad una tecnica di sequenziamento dell’RNA chiamata scRNA-Seq che contrassegna ogni cellula con un colorante fluorescente che le distingue tra loro.
La squadra ha intenzione di testare gli effetti di nuove possibili fonti di stress, come invecchiamento, tumori e infezioni del sangue sulla produzione di cellule ematiche del sangue, sulle funzioni immunitarie e su ciò che accade all’interno ed all’esterno del midollo osseo.

Hanno guidato la ricerca Iannis Aifantis, professore e presidente del Department of Pathology alla NYU Langone Health ed al Perlmutter Cancer Center e Anastasia Tikhonova, postdoctoral fellow della NYU Langone.

Immagine: Wikimedia Commons

(lo)

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