Cresce la produzione di carbone negli Stati Uniti

L’amministrazione Trump riesce a estendere la vita di una delle forme più inquinanti di energia.

di MIT Technology Review Italia

Cresce la produzione di carbone negli Stati Uniti

Poco dopo l’elezione di Donald Trump, avevamo scritto che la sua promessa di riportare l’industria statunitense del carbone agli antichi fasti si sarebbe rivelata una promessa priva di fondamenta. Il gas naturale era più economico, e il settore minerario era in declino da decenni – non una invenzione dell’era Obama per contrastare il carbone, ma una semplice questione di economie. La crescita che l’industria aveva registrato era più dovuta alla maggiore automazione all’interno delle miniere.

Nonostante tutto, sta accadendo qualcosa di interessante. Come riportato dal New York Times, dopo decenni di declino, i primi due trimestri del 2017 hanno registrato un boom nelle esportazioni di carbone da parte degli Stati Uniti. Possibile che Trump stia davvero riuscendo a mantenere la sua promessa?

La risposta è doppia. La produzione di carbone è indubbiamente aumentata nel paese, e il Times spiega che, sotto l’amministrazione Trump, il Dipartimento degli Interni si è mosso rapidamente per disfare la moratoria sulle nuove concessioni per le estrazioni minerarie sul suolo federale, oltre che per ridurre la quantità di denaro che le società minerarie devono versare al governo sotto forma di royalties.

Allo stesso tempo, l’industria continua a scontrarsi con la dura realtà: le centrali a carbone negli Stati Uniti continuano a chiudere, e il consumo complessivo di carbone all’interno del paese è calato del 30 percento negli ultimi cinque anni. Il carbone continua a perdere terreno rispetto a gas naturale e rinnovabili – e il sogno del cosiddetto “carbone pulito” pare ormai finito. Intanto, l’Europa avanza sempre più rapidamente con le sue operazioni di allontanamento dai combustibili fossili.

Dove va, dunque, il carbone estratto dagli Stati Uniti? Principalmente in Asia, dove Cina e India continuano ad essere due dei tre principali consumatori di carbone al mondo.

In termini di posti di lavoro e produzione domestica di energia, Trump potrebbe ancora fallire nel suo intento di riportare l’industria americana del carbone al suo apogeo. Non si può negare, però, che la sua amministrazione sta riuscendo a prolungare la vita di una delle forme più inquinanti di combustibile fossile al mondo – almeno per ora.

Estratto dal New York Times

(MO)

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