Il modo in cui Facebook, Twitter e altri siti di social media affronteranno le prese di posizione ufficiali dei contendenti avrà un ruolo decisivo negli sviluppi post elettorali.
di Patrick Howell O’Neill
I risultati delle elezioni inizieranno ad arrivare già alle 19 ora orientale del 3 novembre, quando sette stati inizieranno a chiudere le urne. Nelle prossime ore l’America verrà sommersa dai dati elettorali, ma non sarà disponibile il risultato finale. Non è una situazione nuova. Negli Stati Uniti, il conteggio dei voti e la loro certificazione ufficiale vanno sempre oltre il giorno delle elezioni, e il coronavirus significa che il conteggio richiederà probabilmente più tempo del normale.
Axios ha riferito che il presidente Trump intende dichiarare prematuramente la vittoriase sarà in testa nei primi conteggi, malgrado i milioni di voti ancora da scrutinare. Il presidente ha negato questa affermazione, ma la mossa sembra in linea con la sua lunga campagna per minare la legittimità delle elezioni e corrisponde alla sua promessa di utilizzare gli avvocati per fermare il conteggio delle schede in Pennsylvania, anche se mancherà ancora il conteggio di molte schede per corrispondenza.
Cosa succederà esattamente se un candidato dichiara prematuramente la vittoria prima che lo spoglio sia veramente finito? Come si comporteranno i social media? Qualsiasi dichiarazione prematura probabilmente apparirà su Twitter, Facebook e YouTube, quindi il modo in cui queste piattaforme gestiscono la situazione avrà ripercussioni su ciò che accadrà dopo. Questi tre siti stanno pianificando di utilizzare l’etichettatura per affrontare l’eventuale disinformazione.
Twitter, la piattaforma di social media preferita dal presidente, afferma che etichetterà in primo luogo i tweet fuorvianti sui risultati delle elezioni dei candidati, così come qualsiasi tweet virale. Gli annunci contestati saranno accolti da un’etichetta che dice: “Questo messaggio potrebbe far riferimentoa dati non ufficiali”.
Per confermare i risultati, l’azienda si appoggerà a funzionari elettorali statali e locali, nonché ai principali organi di informazione nazionali con sportelli dedicati alla copertura elettorale. Almeno due fonti dovranno confermare i risultati della competizione elettorale prima che un candidato possa twittare commenti sui risultati senza che venga applicata un’etichetta di avviso.
YouTube, che è stata uno dei principali campi di battaglia dello scontro elettorale, inserirà un pannello informativo sui video che dichiarano prematuramente la vittoria e sarà collegata al servizio sui risultati delle elezioni di Google, che elabora i dati in collaborazione con “Associated Press”. “Faremo in modo di diffondere contenuti giornalistici affidabili e ridurre la diffusione della disinformazione elettorale”, ha affermato il portavoce di Google Ivy Choi.
“Inoltre, se un contenuto inganna gli spettatori sul risultato del voto o incoraggia l’interferenza nei processi democratici, lo rimuoveremo in conformità con le nostre linee guida della community”. Quando le votazioni saranno terminate, tutte le piattaforme pubblicitarie di Google, incluse YouTube e il suo motore di ricerca, non daranno spazio agli annunci che fanno riferimento alla vittoria elettorale. Ciò potrebbe interrompere un’altra potenziale via di disinformazione.
Facebook si affida a sua volta alle etichette, inclusa una notifica preventiva nei feed di notizie per seguire autorevoli testate giornalistiche come “Reuters” e “Associated Press” per i risultati delle elezioni. La normale risposta di Facebook alle notizie false è ridurre la sua diffusione sulla rete e collaborare con i fact-checker per ulteriori etichette.
Anche TikTok ha intenzione di ridurre la visibilità dei post che rivendicano prematuramente la vittoria elettorale e sta lavorando a un programma “accelerato” con i partner di controllo dei fatti.
Foto: AP / Jenny Kane