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Le domande sullo spazio e la risposta dell’esperto.

di Neel V. Patel

La domanda: Che possibilità hanno i comuni cittadini di andare nello spazio? Dato il dispiego di risorse per rendere lo spazio più accessibile, perché non si fa di più per far arrivare le persone comuni nello spazio? — Corey

La risposta: Questa domanda mi ricorda un episodio de I Simpson. Frustrata dalla mancanza di entusiasmo pubblico per il programma spaziale statunitense, la NASA decide di raccogliere sostegno inviando “la persona media“, Homer, nello spazio. L’espediente si conclude in maniera quasi disastrose quando le buffonate di Homer (a partire dal contrabbando di un sacchetto di patatine sul razzo) distruggono l’apparecchiatura di navigazione e rischiano di uccidere lui e l’equipaggio.

L’individuo medio è più intelligente di Homer, ma l’episodio (che è andato in onda per la prima volta nel 1994 e presenta Buzz Aldrin come guest star) solleva effettivamente alcune questioni valide ancora oggi. Il volo spaziale non è ancora un’impresa che una persona media possa gestire senza un addestramento rigoroso. Non è come salire su di un volo attorno al mondo. 

Condurre un razzo in orbita significa affrontare una sfida fisica non da poco e vivere in condizioni di microgravità per più di pochi giorni. Vivere e lavorare in uno spazio molto piccolo per così tanto tempo ha un prezzo psicologico. Ad ogni momento possono scoppiare emergenze che richiedono una disposizione estremamente calma di fronte a rischi per la vita propria e dei compagni di squadra. Non a caso, gli astronauti si allenano per anni prima di venire effettivamente lanciati nello spazio.

C’è poi la questione del costo. Mandare un essere umano nello spazio è ancora molto, davvero molto costoso. In assenza di sovvenzioni da parte di un governo o di una ricca azienda, il viaggiatore deve avere ingenti risorse proprie per partecipare ad un viaggio simile. 

Quando SpaceX lancerà la sua missione intorno alla luna nel 2023, i sei-otto passeggeri prenotati includeranno il miliardario giapponese Yusaku Maezawa. Non è chiaro quanto stia pagando per il viaggio, ma si deve presumere che sia più di quanto la maggior parte di noi possa sognarsi di guadagnare in una vita intera. 

La NASA vuole offrire a turisti e privati cittadini l’opportunità di far visita alla Stazione Spaziale Internazionale e addebiterebbe solo $35.000 a notte per pagare cibo e supporto vitale. Ma la cifra non tiene conto dei costi di lancio per un posto a bordo della capsula effettivamente diretta alla ISS (potenzialmente pari a $52 milioni).

Ciò non significa che lo spazio sarà sempre precluso all’individuo medio. Virgin Galactic e Blue Origin stanno progettando voli suborbitali per portare passeggeri nello spazio per alcuni minuti, da dove potranno sperimentare l’assenza di gravità e avere una visione della Terra dall’alto. 

L’addestramento per queste missioni è tutt’altro che intenso, dovrebbe bastare una sana e robusta costituzione. Prenotare un volo della Virgin Galactic costa $250.000. Elon Musk ha dichiarato da tempo che il suo obiettivo finale è un biglietto di sola andata per Marte a bordo della Starship allo stesso costo. Lo spazio non sarà mai economico, ma lo diventerà sempre più.

(lo)