8. Un’ultima grande spinta

Rosetta ha eseguito l’ultima correzione di traiettoria prima di raggiungere la sua destinazione.

di MIT Technology Review Italia

Pochi giorni fa, a circa 4.500 km di distanza fra Rosetta e la cometa 67P/C-G, il vascello ha eseguito l’ultima di quattro manovre FAT (Far Approach Trajectory) per la correzione dell’orbita.

La manovra mira a ridurre di 4.82 m/s la velocità del vascello rispetto a quella della cometa, così da portarlo a una velocità relativa di 3.5 m/s a una distanza di 3500 km

Le quattro manovre FAT sono state eseguite settimanalmente nel corso dell’ultimo mese senza alcun intoppo. Il 3 e il 6 di agosto seguiranno due manovre CAT (Close Approach Trajectory; pre-inserimento e inserimento), che porteranno a ulteriori cambiamenti di velocità di circa 3 e 1 m/s rispettivamente.

L’immagine mostra Rosetta e la cometa in scala, presumendo che il vascello sia in orbita a 10 km di distanza e la cometa abbia un’altezza di 4 km. Fonte: ESA.

“L’ultima manovra FAT è durata 16 minuti e 35 secondi”, racconta Sylvain Lodiot, Spacecraft Operations Manager per Rosetta. “Tutti i sistemi di bordo si sono comportati bene e l’intero team ormai conta i chilometri che ci separano dalla meta”.

I segnali più luminosi

Questa settimana, le telecomunicazioni con Rosetta sono state fornite dalla stazione deep-space dell’ESA a New Norcia, in Australia, e dalle stazioni DNS (Deep Space Network) della NASA nel complesso Goldstone, in California.

Anche le stazioni di rilevamento Cebreros, in Spagna, e Malargüe, in Argentina, sono coinvolte nella tecnica di navigazione altamente sofisticata e accurata conosciuta come “delta-DOR” (delta differential one-way ranging).

La delta-DOR comporta l’impiego di segnali da un quasar situato in un’altra galassia per affinare e correggere le informazioni di posizione derivate dai segnali radio di Rosetta.

Siamo arrivati?

Il 6 agosto, Rosetta raggiungerà la cometa e si accosterà a una distanza di 100 km mantenendo una velocità relativa di 1 m/secondo.

L’arrivo segnerà l’avvio di un intenso periodo di raccolta di dati scientifici per elaborare un profilo dettagliato della cometa e determinare potenziali punti di atterraggio per il lander Philae.

Nelle settimane successive, Rosetta ridurrà ulteriormente l’orbita fino a 10km. Restano ancora da chiarire diversi fattori relativi alla massa, al campo gravitazionale, all’attività di rilascio di gas e ad altri aspetti che devono essere determinati e compresi prima che Rosetta possa avvicinarvisi ulteriormente

La massa è probabilmente il parametro più incerto (dato che la densità è assolutamente incerta), ma è il primo a dover essere chiarito nel corso delle prime attività di navigazione ravvicinata.

Gli ultimi dati scientifici – incluse alcune recenti immagini che lasciavano intendere che la cometa è un sistema binario complesso – stanno permettendo al team di affinare i modelli della cometa. Sulla base delle migliori stime relative alle dimensioni e alla forma della cometa, si suppone che la massa si aggiri intorno ai 3.14×10^12 kg. Questa stima cambierà certamente man mano che ci avvicineremo sempre più alla destinazione.

Il 23 luglio, la cometa e Rosetta distavano 403.5 milioni di chilometri dalla terra.

(MO)

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