Le immagini mozzafiato mostrano l’impressionante avventura del lander Philae mentre si avvicinava alla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko per poi rimbalzare su di essa dopo il primo touchdown.
di MIT Technology Review Italia
Fonte: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Il mosaico è composto da una serie di immagine prese dalla fotocamera OSIRIS di Rosetta nell’arco dei 30 minuti trascorsi dal primo touchdown. L’orario in cui è stata presa ciascuna immagine è segnato nel rispettivo riquadro è in GMT. è visibile anche un confronto fra il luogo prescelto per il touchdown poco prima e poco dopo il contatto con la superficie.
Le immagini sono state prese con la fotocamera ad angolo stretto OSIRIS quando il vascello si trovava a 17.5 km dal centro della cometa, o approssimativamente 15.5 km dalla superficie. La risoluzione è di 28 cm/pixel, e i riquadri ingranditi mostrano una superficie di 17 x 17 metri.
Da sinistra verso destra, le immagini mostrano Philae mentre discende verso la cometa prima di effettuare il touchdown. L’immagine presa dopo il touchdown, alle 15:43 GMT, confermano che il lander si stava spostando verso est, come inizialmente suggerito dai dati riportati dall’esperimento CONSERT, ad una veloctà di all’incirca 0.5 m/s.
Non è ancora chiaro esattamente dove Philae si sia posato ma, dopo un secondo touchdown ed un ulteriore rimbalzo registrato alle 17:25, si è fermato alle 17:32 GMT. Il team di visualizzazione è sicuro di poter rivelare la posizione esatta del lander combinando i dati di posizionamento del CONSERT con le immagini prese dalle fotocamere ROLIS e CIVA di Philae e dal sistema OSIRIS dell’orbiter.
N.B. Il touchdown è avvenuto alle 15:34 GMT secondo l’orario del vascello (il segnale è stato ricevuto a Terra alle 16:03 GMT); l’immagine segnata nel grafico come ‘touchdown’ è stata presa dopo il touchdown, alle 15:43 GMT, ma mostra chiaramente l’evidenza dell’evento quando confrontata con un’immagine scattata prima.