19. Giri di perlustrazione

Nelle ultime due settimane, Rosetta ha orbitato attorno alla cometa 67P/C-G da una distanza di circa 30 km per tracciarne la mappa. Ora è tempo di scendere ulteriormente.

di MIT Technology Review Italia

Nelle ultime due settimane, Rosetta ha mantenuto un’orbita attorno alla cometa 67P/C-G per eseguire una fase conosciuta come GMP, o Global Mapping Phase (Fase di Mappatura Globale). Lo scopo di questa fase era quello di raccogliere dati scientifici ad alta risoluzione per caratterizzare i potenziali siti di atterraggio per Philae (vedi “Ne resterà soltanto uno“) e continuare a monitorare le reazioni del vascello all’ambiente circostante la cometa attiva prima di avvicinarlo ulteriormente. In questa animazione sono riassunti i cambi di traiettoria eseguiti nell’ultimo mese per mantenere l’orbita costante.

Invece di terminare un’orbita completa, il vascello ha eseguito due mezze orbite, della durata di sette giorni, su piani differenti e ad un’altitudine di 30.000 metri.

Il 10 settembre, Rosetta si trovava sul piano terminatore (ovvero il confine fra giorno e notte), quando si è inserita nella prima orbita circolare a 30 km di distanza dalla cometa. Il piano orbitale distava 60 gradi dalla direzione del Sole, per cui il vascello è passato sopra aree della cometa che erano illuminate da un Sole “mattutino”. Sette giorni dopo, una volta ritornata sul piano terminatore, Rosetta ha compiuto un’altra manovra per modificare il proprio piano orbitale così da mantenere le stesse caratteristiche dell’orbita precedente volando però nella regione “pomeridiana” della cometa.

Il 18 settembre, il vascello si trovava in una orbita di 28 km x 29 km attorno alla cometa e con un tempo orbitale di 13 giorni, 14 ore e 59 minuti.

Le orbite GMP di Rosetta. Fonte: ESA

In questi giorni, la navicella si è spostata lungo la parte “notturna” della cometa per permettere ai suoi strumenti di osservare nel dettaglio le caratteristiche termiche della cometa. è il caso di precisare che Rosetta non è al buio. La sua orbita le permette infatti di restare illuminata dalla luce del Sole. La navicella percorre un arco a 30 gradi dal piano terminatore, entro il quale l’orario corrisponde alle 4 del mattino.

Il 29 settembre, una volta ultimato questo ultimo arco di orbita notturna e dopo aver eseguito piccole manovre di aggiustamento, Rosetta si troverà ad appena 20 km di distanza dalla cometa. Trascorsa una settimana a orbitare attorno alla cometa da questa distanza, il team responsabile deciderà se è sicuro, o meno, scendere a 10 km di distanza.

Il cerchio si stringe.

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