Skip to main content

Le reti sub-gigahertz non sono mai state così semplici da allestire e sfruttare.

di Fonte ST

Un conto è comprendere che le reti sub-gigahertz costituiscono il percorso verso l’IoT (Internet of Things); un altro conto è sapere quale percorso seguire e come valutare i bisogni presenti e futuri di un’organizzazione.

È sulla base di questa visione che presentiamo Wizzilab, una società francese che possiede un concept unico, il WizziKit: un economico pacchetto multi-standard pensato per velocizzare lo sviluppo di sistemi grazie a un approccio più intelligente alle reti.

Il WizziKit è composto da due scudi DASH7 (SH2050), con integrati un microcontroller (MCU) STM32L0 ed una serie di sensori MEMS di ST. Il sistema monta anche due schede di sviluppo Nucleo-L432KC che fungono da base per l’SH2050. Per finire, il GW2120 WizziGate agisce da punto di accesso per connettere la rete a Internet.

Il DASH7: “L’arma segreta” di Wizzilab
La scelta di utilizzare il DASH7 (D7A) permette a Wizzilab di distinguersi da molte società competitrici. Il protocollo opera nelle bande di frequenza 863–870 MHz (UE) e 902–928 MHz (USA); pertanto, offre una copertura superiore rispetto alle connessioni Bluetooth e Wi-Fi (fino a 2 km) consumando meno energia rispetto a LoRa e SigFox (0,306 mJ per il D7A, contro gli 810 mJ del Sigfox).

Il protocollo open deriva dallo standard ISO18000–7 per Active RFID, da cui la sua naturale istantaneità. Contrariamente rispetto agli altri protocolli RF, le connessioni sono immediate. Oltretutto, la sua struttura bidirezionale e sicura (AES 128) ne fanno un ottimo sistema per la trasmissione di aggiornamenti over-the-air (OTA) su tutti i nodi contemporaneamente, capacità non sempre possibile o certa per gli altri standard sub-gigahertz. Ciononostante, siccome i dispositivi dureranno anni, è imperativo garantire la distribuzione di patch in caso di bug o vulnerabilità. Per finire, il DASH7 può affidarsi a un altro strato fisico PHY), per cui è possibile utilizzare anche moduli LoRa per ottimizzare la copertura senza rinunciare ai offerti dalla bidirezionalità del DASH7, oltre che dalla sua sicurezza, etc.

Nei prodotti personalizzati, WizziLab offre persino un firmware multi-modalità in grado di adeguarsi agli standard D7A, D7A-LoRa, LoRa e Sigfox, garantendo sia la connettività IoT globale che l’accesso bidirezionale.

WizziKit: La migliore introduzione alle reti Sub-Gigahertz
Per comprendere maggiormente questo innovativo approccio alle reti sub-gigahertz abbiamo incontrato Yordan Tabakov, fondatore e CTO di Wizzilab. Ci ha spiegato che la popolarità del WizziKit dipende dal fatto che è semplice e intuitivo da allestire e utilizzare. La maggior parte delle società sta appena cominciando a cogliere la nuova realtà delle reti sub-gigahertz, per cui i budget sono ancora piccoli ed è fondamentale impressionare ingegneri ed esperti incaricati di indagare sulla tecnologia. Dopotutto, sono spesso queste figure a convincere la direzione a investire maggiormente in un particolare sistema; Da cui le parole di Mr. Tabakov, che spiega:

“ST ci ha permesso di realizzare qualcosa che rimane semplice, pratico ed economico. Utilizzando la piattaforma ST possiamo assemblare un kit e degli strumenti in grado di garantire un allestimento rapido e delle interessanti demo che mostrano abilmente l’impatto della tecnologia sulle operazioni di una società”.

Un’altra funzione più recente del WizziKit, che si è dimostrata estremamente utile, è l’interfaccia grafica per utenti, talmente ben sviluppata che persino le persone con poca familiarità con le reti possono comprendere cosa sta accadendo nei vari nodi. Dopo qualche click, tabelle e grafici mostrano come ciascun elemento nel sistema è associato agli altri e come questi comunicano fra loro. Sono persino disponibili servizi cloud con librerie open source in JavaScript per aiutare gli sviluppatori a creare le loro applicazioni, e la programmazione richiede semplicemente un ambiente Mbed per comprendere quello che la tecnologia può fare per un’organizzazione. Il sistema dispone persino di alcune applicazioni dimostrative prese dall’ST Software Packs.

La flessibilità di ST al servizio della Creatività di Wizzilab
Una volta sorpresi i clienti con le qualità del WizziKit e del D7A, Wizzilab lavorerà con loro per sviluppare soluzioni personalizzate. La società progetterà quindi un firmware specifico, ottimizzerà certe funzioni ed garantirà che il prodotto finale possa durare per anni con una sola batteria. Dopotutto, al cuore delle reti sub-gigahertz sta la copertura di una vasta area con una miriade di piccoli terminali efficienti e sicuri. Eppure, la sfida con simili livelli di personalizzazione sta nel fatto che i progetti variano particolarmente nelle loro specifiche. Questo è il motivo per cui Mr. Tabakov e la sua società hanno scelto le MCU STM32. Come ci ha spiegato:

“Ci siamo resi conto che la famiglia di prodotti ST è in grado di rispondere a un’ampia gamma di possibilità in termini di memoria, potenza, consumo e pinout, per citarne alcune. Oltretutto, l’interoperabilità fra le componenti, grazie a MCU compatibili via pin-to-pin, semplifica notevolmente il mantenimento delle varie iterazioni del nostro Hardware Abstraction Layers (HAL), permettendoci, nel contempo di trasferire le applicazioni fra i vari progetti”.

Ne consegue che, a prescindere dalla necessità di una MCU con centinaia di pins e una tonnellata di Flash, o utilizzare una componente con memoria e pins limitate, è possibile lavorare negli stessi ambienti e con alcuni dei codici sorgente in comune. Grazie a questo, Wizzilab è in grado di servire i clienti più disparati e rispondere a soluzioni personalizzate.

Per approfondimenti su Wizzilab potete visitare il loro sito web.

(MO)