Uno smartphone per monitorare i tremori del Parkinson

Inventato un metodo semplice ed economico per misurare il tremore tipico del Parkinson che sfrutta l’accelerometro degli smartphone.

di Lisa Ovi

Journal of Neurophysiology pubblica i risultati di una ricerca condotta dal dipartimento di neuroscienze della University of Copenhagen sulla possiiblità di utilizzare gli smartphone per monitorare i progressi ottenuti dai farmaci contro i termori tipici del Parkinson. Nato da un’idea di Eva Maria Meier Carlsen, ricercatrice, lo studio è stato condotto sotto la direzione di Jean-François Perrier, professore di neuroscienze della University of Copenhagen.

I tremori che affliggono i pazienti affetti da condizioni quali Parkinson, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, oltre ad essere frustranti rappresentano un ostacolo alla qualità della vita di molte persone. In assenza di trattamenti contro il tremore, la ricerca di farmaci capaci di inibire o sopprimere questi sintomi è molto attiva e trarrebbe grande vantaggio da un metodo capace di monitorare in maniera continuativa gli effetti delle sostanze in corso di studio.

L’idea di Eva Maria Meier Carlsen nasce dal desiderio di trovare un simile metodo che fosse anche economico e facilmente accessibile. I test di nuovi farmaci contro il dolore vengono infatti condotti su topi con attrezzature per la misurazione dei tremori così costose che molti ricercatori evitano di condurle. Un singolo dispositivo di misurazione può costare tra €13.000 e €18.000.

Il nuovo metodo prevede la sospensione di una gabbia contenente il topo a degli elastici. Uno smartphone montato sulla gabbia ne misura le vibrazioni quando il topo trema. L’accelerometro di uno smartphone permette al dispositivo di rilevare movimenti quando si scattano foto o si gioca, per esempio. Monitorare i tremori dei topi su cui si testano nuovi possibili farmaci permette di valutarne l’efficacia.

Quando i ricercatori, in collaborazione con la società Saniona, specializzata nello sviluppo di farmaci per il sistema nervoso centrale, hanno ripetuto le misurazioni con apparecchiature più avanzate e costose, i risultati hanno confermato che il metodo dello smartphone è capace di dare risultati compatibili e può quindi essere utilizzato nella ricerca di potenziali cure.

L’unico costo significativo richiesto dal metodo è quello relativo allo smartphone, decisamente inferiore a quello delle apparecchiature finora utilizzate. I ricercatori suggeriscono, tra l’altro, la possibilità di ridurre ulteriormente i costi scegliendo alternative open source ai normali produttori di smartphone, come i cosiddetti computer a scheda singola su cui l’accelerometro può semplicemente essere montato ed installato.

La squadra sta già utilizzando il nuovo metodo per testare su topi nuovi farmaci contro il tremore ed intendono utilizzare il nuovo metodo per valutare l’efficacia di farmaci già approvati.

(lo)

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