Una stealth startup della Harvard studia l’inversione del processo di invecchiamento nei cani. I prossimi saremo noi

George Church vorrebbe tenerci in vita fino ai 130 nel corpo di un ventiduenne.

di Antonio Regalado

La stealth startup Rejuvenate Bio, che vanta George Church della Harvard Medical School tra i propri fondatori, vuole applicare la terapia genetica al ringiovanimento dei cani, aggiungendo al loro corpo nuove istruzioni genetiche. Nel caso in cui il procedimento dovesse funzionare, la società intende applicare lo stesso approccio alle persone. Il primo volontario sarebbe proprio il famoso biologo, secondo un’intervista con il podcaster Rob Reid.

Il progetto di ringiovanimento verte su alcune osservazioni estrapolate dallo studio di organismi semplici quali mosche e vermi. Un’aggiustatina al loro DNA è capace, infatti, di raddoppiare loro la vita. Altri studi hanno dimostrato che un’infusione di sangue giovane in topi vecchi può riportare alcuni biomarcatori a livelli giovanili.

Secondo documenti veterinari datati giugno 2017, la Rejuvenate avrebbe testato la propria terapia genetica su 4 beagle della Tufts Veterinary School Boston. La società mantiene un basso profilo pubblico, ma il quadro di una società dedicata all’estensione della longevità è supportato da documenti pubblici disponibili quali una richiesta di brevetto della Harvard, incontri con allevatori di cani e investitori e commenti pubblici dei fondatori.

“I cani sono un mercato vero e proprio,” ha commentato Church in occasione di un evento di Boston. “C’è chi è disposto a pagare la ricerca e la FDA ne elabora i risultati più velocemente. Si può arrivare così ad un prodotto le cui vendite possono arrivare a finanziare il costo dei test clinici umani.” L’industria statunitense degli animali da compagnia vale 72 miliardi l’anno.

Non si conoscono i risultati di queste ricerche, ma lo studio della longevità umana “si rivelerà la cosa più importante 21° secolo,” secondo David Sinclair, biologo di Harvard e collaboratore di Church. La Rejuvenate Bio ha conquistato sia investitori privati che un finanziamento del US Special Operations Command interessato alla possibilità di potenziare i cani militari. La Harvard sta cercando di ottenere un brevetto che coprirebbe ogni strumento genetico coinvolto nel controllo del processo d’invecchiamento, umano o animale.

La Rejuvenate inizierà a studiare i procedimenti anti-invecchiamento trattando condizioni comuni ad alcune razze per accumulare dati a favore dell’efficacia delle cure. Già altre ricerche provano che il processo d’invecchiamento può essere invertito. Alcuni scienziati, per esempio, sono stati in grado di “riprogrammare” qualunque genere di cellula perché assuma le condizioni giovanili delle cellule embrionali. L’inversione del processo non è però altrettanto semplice in esseri viventi composti da trilioni di cellule specializzate che operano insieme.

“Credo che non siamo nemmeno vicini alla possibilità di invertire il processo in animali complessi quali i mammiferi,” dichiara J. Pedro de Magalhães, della University of Liverpool, la cui squadra mantiene un database sui geni legati alla longevità.

Church, già noto per aver cercato di realizzare la resurrezione genetica dei mammut, decise di dedicarsi al ringiovanimento dei topi nel 2015, in parte anche grazie alla comparsa di nuovi strumenti come il CRISPR. Le terapie genetiche prevedono l’utilizzo di virus per introdurre nuove informazioni genetiche nelle cellule di un animale. Il laboratorio della Harvard ha applicato la tecnologia alla modulazione dell’attività genetica di topi anziani nel tentativo di ricondurne le cellule ai livelli di esemplari giovani. Sono state elaborate e testate più di 60 terapie genetiche.

Secondo Church, il gruppo pubblicaherà prossimamente risultati sorprendenti sul prolungamento della vita di topi grazie alla modifica di due geni connessi a quattro malattie tipiche dell’invecchiamento: disfunzioni cardiache, renali, obesità e diabete.

Church ha apertamente dichiarato di voler conseguire il “corpo di un ventiduenne con l’esperienza di un uomo di 130anni,” un’idea che attira miliardari quali Peter Thiel, sia a livello personale che come prospettiva di business. Il messaggio lanciato a potenziali investitori è che un giorno “controlleremo l’orologio biologico e saremo in grado di mantenere ciascuno all’età che preferisce.”

Per negoziare l’accesso al lucrativo mercato degli animali da compagnia, la nuova società ha contattato allevatori, veterinari ed esperti di etica. L’anno scorso, la Rejuvenate Bio raccolto proprietari di Cavalier King Charles per studiare un terapia genetica contro un disturbo cardiaco che affligge metà di questi cani entro i 10 anni d’età. Il trattamento ha ottenuto finanziamenti per migliaia di dollari ad una cena di beneficienza condotta questa primavera a Chicago in occasione della manifestazione nazionale dedicata alla razza.

Non tutti i proprietari di cani sono convinti. Rod Russell, editore di CavalierHealth.org, sottolinea come non ci sia alcuna prova sull’efficacia delle procedure di ringiovanimento. C’è anche chi si domanda se un trattamento che frena determinate malattie possa veramente essere definito anti-età invece che semplicemente preventivo. Church tende a distinguere la capacità di guarigione di un cane giovane ed uno vecchio.

Interferire con il processo di invecchiamento si accompagna a problematiche di tipo etico. Nel caso dei cani, per esempio, c’è il rischio che sempre più animali possano sopravvivere ai propri proprietari e finire in canile. Gli animali scelti per i test della Rejuvenate, inoltre, sono meno protetti di altri da leggi etiche, in quanto la responsabilità ricade tutta sul proprietario. Nè sono noti i possibili effetti collaterali di questi trattamenti.

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