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Usando un inchiostro a base di polimeri conduttivi, modificato per renderlo reattivo ai segnali elettrici di superficie del corpo, ricercatori del Centro di Microbiorobotica di IIT hanno ideato elettrodi a tatuaggio, ovvero stampati su decalcomanie di carta, per la lettura semplice e rapida dei parametri vitali.

Ricercatori del Centro di microbiorobotica dell’Iit, coordinato da Francesco Greco, hanno messo a punto degli elettrodi a tatuaggio, ottenuti depositando su carta da decalcomania un inchiostro a base di polimeri conduttivi. Per renderlo capace di reagire ai segnali elettrici di superficie inviati dal corpo umano, l’inchiostro è stato modificato.

La tecnica, che prevede l’impiego di una stampante a getto d’inchiostro, si presta a molti usi: dai sistemi indossabili sulla pelle per il monitoraggio di vari parametri vitali per la salute e per lo sport -elettrocardiogramma ed elettroencefalogramma, in primis-, fino a sensori ambientali impercettibili e ultraleggeri che possano essere applicati su strutture edilizie, macchinari o anche su piante.

Con un vantaggio indiscutibile: questi elettrotatuaggi, dello spessore inferiore a 500 nanometri, sono economici, poco ingombranti, usa e getta, duttili e molto funzionali, poiché possono aderire e funzionare su superfici di qualsivoglia forma, senza in alcun modo ostacolare i movimenti o interferire con le normali attività.
E per eliminarli? Solo acqua e sapone.

(sa)