Un sensore ESA alimentato dalle piante invia segnali allo spazio

Per la prima volta, un dispositivo alimentato con elettricità ottenuta da vegetali ha comunicato con un satellite in orbita. Potrebbe rappresentare un nuovo anello connettivo nella rete IoT.

di Lisa Ovi

Il dispositivo a bassissima potenza invia segnali su frequenze radio che vengono rilevati dai satelliti in orbita terrestre bassa. È il risultato di una collaborazione tra la società olandese Plant-e e la londinese Lacuna Space, nell’ambito del programma ESA di ricerca avanzata nei sistemi di telecomunicazioni (ARTES)

Le piante producono materia organica attraverso la fotosintesi, ma solo una parte di questa materia viene utilizzata per la loro crescita. Il resto viene rilasciato nel terreno attraverso le radici, attorno alle quali comunità di batteri scompongono questa materia organica liberando elettroni come prodotto di scarto. La Plant-e ha sviluppato la capacità di raccogliere questi elettroni per alimentare piccoli dispositivi elettrici.

Il dispositivo testato ha inviato al satellite informazioni sul tasso d’umidità dell’aria, del suolo e sulla temperatura, favorendo la raccolta di dati di campo in campo, da terreni agricoli, risaie o altri ambienti acquatici.

La tecnologia potrebbe rappresentare una soluzione per aree del pianeta di difficile accesso, dove mantenere una rete elettrica è particolarmente complicato. Apre le porte anche a nuove opportunità per il mondo IoT via satellite, favorendo una raccolta di dati molto localizzata da applicazioni agricole, logistiche, marittime e dei trasporti.

(lo)

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