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L’asteroide è passato a soli 73.000 chilometri dal nostro pianeta senza che nessuno se ne accorgesse, alimentando un nuovo senso di urgenza nei preparativi per una potenziale collisione futura.

di Charlotte Jee

Secondo il near-Earth objects database della NASA, giovedì 25 luglio un asteroide denominato Asteroid 2019 OK, di un’ampiezza tra i 57 e 130 m, ha sfiorato la Terra passando a meno di un quinto della distanza esistente tra il nostro pianeta e la Luna. Fin troppo vicino in termini spaziali. Se fosse atterrato in un’area popolata del pianeta, avrebbe potuto provocare danni ingenti, per quanto statisticamente improbabile sia la cosa.

È difficile non preoccuparsi all’idea che un asteroide abbastanza frande da distruggere una città non sia stato individuato per tempo. La notizia del suo passaggio è stata data con poche ore di margine, dopo essere stato rilevato alcuni giorni prima da ricercatori negli Stati Uniti e in Brasile. Come hanno spiegato i ricercatori al Washington Post, le sue dimensioni relativamente ridotte, l’orbita insolita e la velocità elevata lo hanno reso difficile da individuare.

Gli asteroidi vengono principalmente monitorati utilizzando i telescopi terrestri. Un telescopio a infrarossi posizionato nello spazio e progettato specificamente allo scopo di individuare asteroidi potrebbe rilevarli con maggiore efficacia, motivo per cui la NASA ha in programma per il 2021 il lancio del Near Earth Object Camera.

È stato un segnale d’allarme. Un promemoria sulla minaccia sin troppo reale che gli asteroidi possono rappresentare. Per quanto la NASA abbia studiato scenari di guerra e svolto esercitazioni con altre agenzie statunitensi su come prepararsi a un impatto, ci sono argomenti forti a favore di una maggiore cooperazione e investimenti internazionali in termini di rilevamento e prevenzione. Il preoccupante volo ravvicinato di Asteroid 2019 OK dovrebbe aiutare a fare chiarezza sull’immediatezza del problema.

(lo)