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Jean Liu ci spiega perché la cinese Didi Chuxing sta riuscendo a battere Uber in Cina e perché i dati rappresentano il suo patrimonio più prezioso.

di Christina Larson

Nel mese di maggio, Apple ha annunciato che avrebbe investito $1 miliardo in Didi Chuxing, la leader cinese dei servizi di trasporto privato su richiesta. Il finanziamento rientra nei $7 miliardi che la startup di Pechino ha raccolto negli ultimi mesi. Didi, che gestisce 14 milioni di corse al giorno nelle principali città della Cina, ha il controllo su circa l’87 percento del mercato locale. Il suo dominio è tale che la sua principale rivale, Uber, ha recentemente ammesso di perdere $1 miliardo l’anno in Cina. Entrambe le società investono pesantemente in marketing e incentivi per offrire tariffe più basse. È interessante notare che il direttore della strategia di Uber in Cina, Liu Zhen, è il cugino del presidente di Didi, Jean Liu.

In una intervista con Christina Larson, Jean Liu si è detta convinta che i dati aiuteranno la società a mantenere la sua posizione. Nei suoi quattro anni di operazione, la società ha raccolto informazioni quali i punti di raccolta e le destinazioni comuni, i picchi di domanda ed i percorsi frequenti in 400 città cinesi. Ha impiegato questi dati per effettuare analisi predittive e creare nuovi prodotti quali Didi Bus, un servizio di prenotazione per autobus che è divenuto un’alternativa popolare agli affollati autobus pubblici.

Perché, due anni fa, ha lasciato la carica di direttrice amministrativa presso Goldman Sachs ed ha deciso di lavorare per Didi Chuxing?
Sono nata e cresciuta a Pechino. Adoro la città, e mi trovo spesso bloccata nel suo traffico. Ho studiato scienza informatica per la mia laurea ed il mio master, ma subito dopo sono finita a lavorare nel settore bancario. Sono rimasta in quel settore per una dozzina di anni. La mia ultima opportunità di investimento era Didi.

Come è cambiata la società in questi due anni?
Quando sono entrata c’era solo una linea di business – il servizio taxi. Ma le opportunità vanno ben oltre il semplice servizio taxi. Si tratta di un dilemma di prima categoria – come spostare 800 milioni di residenti urbani.

La Cina ha una elevata densità abitativa, ma i sistemi di trasporto pubblico non sono all’altezza. Oggi, la nostra linea di prodotti include il servizio taxi, che collabora con le compagnie taxi esistenti per offrire ai conducenti un sistema più efficace per trovare clienti, servizi di auto private suddivisi in tre categorie in base all’auto e al prezzo, ed un servizio autobus.

L’autobus è come un servizio shuttle espanso: invece di prendere i mezzi pubblici con molteplici fermate, la possibilità di non avere un posto a sedere e la certezza di un viaggio scomodo, i nostri clienti possono optare per un servizio dedicato che effettua solamente una o due fermate. Tutti i sedili a bordo vengono prenotati in anticipo. Possiamo utilizzare i nostri anni di esperienza e dati raccolti per determinare la provenienza e la destinazione dei nostri passeggeri. Grazie alla portata della nostra rete possiamo mettere assieme persone con destinazioni comuni.

Che ruolo hanno giocato i dati nello sviluppo dei vostri nuovi servizi?
Quando i passeggeri decidono di spostarsi, vogliono farlo nel giro di cinque minuti. Dobbiamo essere veloci ed efficienti. Analizzando i dati di una particolare città siamo in grado di apprendere che aspetto avrà la domanda nell’arco di dieci minuti. Persino prima dell’ora di punta siamo in grado di indirizzare i nostri conducenti verso particolari posizioni. Siamo in grado di prevedere quante persone in un ufficio richiederanno una vettura alle ore 18 di un mercoledì. Il solo modo per accoppiare domanda e servizio è prevedere la domanda e distribuire in maniera efficiente le proprie risorse.

Quali sono le differenze fra Didi e Uber in Cina?
La comprensione del mercato e degli utenti locali è molto differente. Lo scorso giugno abbiamo inventato un prodotto di nome Hitch, un prodotto di ride-sharing sociale. Questo servizio sta già ultimando mezzo milione di corse al giorno. È questo che intendo per “comprendere il mercato locale”.

In parte, Uber è conosciuta per gli attriti con i suoi conducenti. Didi affronta sfide o malcontento simili?
Offriamo un’opportunità di lavoro a 14 milioni di conducenti registrati. Se contiamo solo i conducenti il cui guadagno dipende prevalentemente dal loro lavoro per Didi, questi si aggirano intorno ai 2.5 milioni su base mensile. Aiutiamo i conducenti ad incrementare i propri guadagni migliorando l’efficienza dei loro percorsi. A Pechino, molti dei conducenti privati che trovano passeggeri grazie alla nostra app guadagnano fino a quattro volte il salario minimo. Queste cifre risolvono il problema fondamentale con i conducenti.

Quali sono le vostre sfide principali?
Attualmente stiamo cercando di capire come fare a reclutare e trattenere i migliori talenti.

A cosa è dovuto il recente investimento di Apple e che uso farete di questo denaro?
Entrambe le società investono nella tecnologia; la collaborazione è sembrata ovvia. Apple e Didi condividono molti clienti comuni in Cina. Abbiamo alcune idee sul da farsi, ma tenete presente che questa collaborazione è come un appuntamento veloce: siamo entrati in contatto verso la fine di aprile e dobbiamo ancora definire diversi aspetti. Guardando avanti, forse potremmo ricorrere alle funzioni vocali di Apple; del resto, molti dei nostri clienti possiedono un iPhone.

(MO)