Toyota investe $50 milioni fra Stanford e MIT per ricerche nella guida autonoma

La casa automobilistica ha convinto l’organizzatore del DARPA Robotics Challenge a guidare il suo sforzo nella ricerca per l’intelligenza artificiale.

di Rachel Metz

Toyota sta investendo $50 milioni fra Stanford e MIT per una ricerca nelle vetture autonome che, dice, si concentrerà su aspetti quali la comprensione del modo in cui guidare per degli esseri umani, la previsione di cosa faranno persone ed altre vetture per strada e come interagire al meglio con gli esseri umani. La casa giapponese ha annunciato venerdì che investirà il denaro nell’arco dei prossimi cinque anni. Il progetto sarà guidato da Gill Pratt, esperto in robotica nonché ex manager di progetto presso la DARPA e responsabile del DARPA Robotics Challenge.

Pratt ha detto che la sicurezza e l’autonomia – delle persone, più che delle automobili – sono il traguardo principale della ricerca nell’intelligenza artificiale. Stanford mira a studiare elementi quali il processo decisionale, il ragionamento, la sensoristica e la percezione, mentre i ricercatori del MIT lavoreranno a interfacce utenti e alla raccolta ed analisi di dati dagli esseri umani con la speranza di comprendere il modo in cui guidano gli esseri umani.

Daniela Rus, direttrice del Computer Science and Artificial Intelligence Lab del MIT, conosciuto come CSAI, ha detto che la priorità del suo gruppo è “costruire un’auto che non sia mai responsabile di un incidente”. Toyota ha ribadito che, nonostante le auto stiano diventando sempre più intelligenti ed autonome, la sua intenzione è conservare il coinvolgimento dei conducenti nella guida – un approccio diverso rispetto a quello preso da Google con le sue vetture autonome, che continuano a scorrazzare per le strade della Silicon Valley (vedi “Toyota svela una macchina autonoma, ma il conducente continuerà ad averne il controllo”).

Kiyotaka Ise, senior managing officer di Toyota e direttore del programma di ricerca e sviluppo della società, ha detto, tramite un traduttore, di credere che “servirà parecchio tempo prima di poter presentare una vettura senza conducente”. Ha anche aggiunto che la società continuerà a perseguire il traguardo delle vetture autonome e, strada facendo, ad applicare le tecnologie sviluppate per le vetture al fine di aiutare le persone a guidare.

(MO)

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