Tim Cook: La tecnologia dovrebbe essere al servizio dell’umanità, non il contrario

Il CEO di Apple ha trascorso un giorno al MIT per approfondimenti sulla ricerca nell’intelligenza artificiale e in altre tecnologie emergenti.

di Nanette Byrnes

Durante la conferenza annuale di Apple presso il San Jose Convention Center, Tim Cook ha animatamente presentato i nuovi prodotti Apple, fra cui lo speaker intelligente HomePod (vedi “Apple Is Countering Amazon and Google with a Siri-Enabled Speaker“) e nuove soluzioni per implementare funzioni di intelligenza artificiale all’interno delle app.

Pochi giorni dopo, il CEO di Apple era all’Affective Computing Group del Media Lab per ascoltare Rosalind Picard sul tema della depressione. Cook, che quest’anno terrà il discorso di iniziazione del MIT, era in cerca di approfondimenti sulle ricerche condotte dal MIT nel campo dei sensori e dell’intelligenza artificiale.

Picard, una esperta nell’impiego di dispositivi indossabili e dati cellulari per la misurazione delle emozioni umane, sta ricercando i possibili impieghi dei dati estratti dai telefoni cellulari per identificare, o addirittura predire, i sintomi della depressione, un problema che entro il 2020 dovrebbe diventare la seconda causa di disabilità al mondo.

La speranza di Picard è riuscire ad anticipare i sintomi della depressione prima che una persona cominci a soffrire del disturbo. “Non vogliamo solamente riconoscere il problema, ma prevederlo”, ha spiegato a Cook.

Con la loro crescente capacità di analizzare e comprendere il nostro comportamento, gli smartphone potrebbero un giorno assisterci nel monitoraggio e nella illustrazione di noi stessi e del nostro comportamento futuro.

Uno degli strumenti verso il raggiungimento di un simile traguardo potrebbe essere l’intelligenza artificiale. Pr quanto Apple venga spesso vista in ritardo rispetto a società come Google, Microsoft ed Amazon, Cook sostiene che l’apprendimento automatico sia già ben integrato all’interno dei nuovi iPhone.

In un intervista con MIT Technology Review poche ore dopo aver incontrato Picard, Cook ha elencato una lista: il riconoscimento visivo nelle foto, ad esempio, o il modo in cui Apple Music impara dalle canzoni che ascoltiamo e regola i suoi suggerimenti di conseguenza. Persino la batteria degli iPhone consuma meno energia grazie al sistema di gestione della carica, che utilizza l’apprendimento automatico per studiare il nostro uso e regolarsi di conseguenza, ha detto Cook.

Il fatto che i giornali non riconoscano particolari meriti ad Apple per la sua intelligenza artificiale potrebbe dipendere dal fatto che la società preferisce parlare delle funzioni dei suoi prodotti in pronta consegna, mentre diverse altre società vendono il futuro. “Non trascorreremo il tempo a raccontare quello che faremo nel 2019, ’20, ’21. Non perché non lo sappiamo, ma perché non vogliamo parlarne”, dice Cook.

Pur descrivendo l’IA come “profonda” e sempre più in grado di ottenere risultati incredibili, per questioni che richiedono un giudizio dice di non sentirsi a suo agio all’idea di escludere interamente l’operato umano dall’automazione. “Quando il progresso tecnologico può crescere a un ritmo talmente esponenziale, credo che esista il rischi concreto di perdere di vista il fatto che la tecnologia dovrebbe servire l’umanità, e non vice versa”.

Parte di questa visione, per Cook, comporta la necessità di monitorare i dati cui Apple dovrebbe essere in grado di accedere, e i dati troppo personali per essere utilizzati, un tema che ha portato a tensioni con le autorità quando, l’anno scorso, le forze dell’ordine hanno richiesto che alcuni alcuni iPhone venissero sbloccati per delle indagini (vedi “What If Apple is Wrong?“).

Il laboratorio di Picard non utilizza telefoni Apple per le sue ricerche, anche se la dottoressa ha detto a Cook che ne sarebbe lieta. Per gli attuali studi sulla salute emotiva degli studenti, il suo team non può accedere ad alcuni dati di cui avrebbe bisogno, come il destinatario di una chiamata o un sms, qualcosa che permetterebbe ai ricercatori (previa autorizzazione del soggetto esaminato) di comprendere le attività sociali degli studenti.

Apple dispone di una piattaforma pensata per la ricerca e sviluppo di soluzioni mobile per la salute, denominata HealthKit; pur avendo considerato questa idea, la società non è ancora riuscita a farla funzionare, stando alla Picard. Prima della fine del suo speech, intanto, Cook ne ha preso nota sul suo iPhone rosso cromato per parlarne in seguito internamente.

(MO)

  • Uno studente laureatosi presso il Laboratory for Social Machines del Media Lab illustra la sua ricerca al CEO di Apple, Tim Cook.
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