Tesla perde la società che fornisce il cervello per il suo Autopilot

Mobileye, la società che produce i sistemi di elaborazione per il pilota automatico di Tesla, ha annunciato che cesserà la sua collaborazione con la casa automobilistica.

di Jamie Condliffe

L’israeliana Mobileye, che fornisce a Tesla Motors la potenza di calcolo necessaria ad alimentare il suo Autopilot, ha annunciato che terminerà la sua collaborazione con la costruttrice di auto elettriche.

Mobileye fornisce a Tesla una versione del suo system-on-a-chip EyeQ, un pezzo di hardware utilizzato da diverse case automobilistiche per “il riconoscimento e l’interpretazione di scenari in tempo reale per sistemi di vetture intelligenti”. Come riportato dal Wall Street Journal, però, la società non rinnoverà la sua fornitura a Tesla al termine del suo attuale contratto.

Elon Musk ha detto che l’annuncio “non avrà alcun effetto materiale sui piani di Tesla”. Non è ancora chiaro cosa utilizzerà Tesla come alternativa al sistema EyeQ ma, negli ultimi mesi, la società ha assunto diversi esperti di chip – in particolare, un team di ingegneri e direttori della AMD, e Jim Keller, uno degli sviluppatori dei chip A4 e A5 di Apple.

Non è chiaro quale delle due società abbia deciso di allontanarsi per prima. Elon Musk ha spiegato che “la capacità di Mobileye di evolvere la sua tecnologia, malauguratamente, è influenzata negativamente dalla necessità di supportare centinaia di modelli prodotti da una moltitudine di case automobilistiche, il che si traduce in un elevato freno ingegneristico”. Anche Mobileye, però, sembra essere preoccupata dalla collaborazione con Tesla per il suo Autopilot, avendo spiegato in una conferenza stampa che è “in cerca di collaborazioni più strette, piuttosto che un semplice accordo per la fornitura di componenti che potrebbero portare a un calo di reputazione”.

È probabile che la società stia alludendo al recente incidente fatale che ha interessato una Tesla in Florida. In quella occasione, il sistema di bordo non era riuscito a distinguere il fianco bianco di un camion che stava entrando in carreggiata.

Tesla ha difeso strenuamente la propria posizione. Mobileye, d’altro canto, ha precisato che “l’incidente era stato provocato da un veicolo che attraversava trasversalmente un incrocio, una manovra che l’attuale generazione di sistemi non è programmata per riconoscere”.

Un rapporto preliminare del National Transportaion Safety Board suggerisce ora che la Model S coinvolta nell’incidente stava viaggiando a 74 miglia oraria in una zona con limite di velocità di 65 miglia orarie, ed era guidata dall’Autopilot. Non sono state ancora tratte altre conclusioni su questo incidente.

Mobileye ha spiegato che un’altra iterazione del suo sistema EyeQ, la cui commercializzazione è prevista per il 2018, sarà in grado di identificare vetture che attraversano un incrocio. Tesla Motors, però, non riceverà questo sistema. Per ora, Mobileye avrebbe stretto una partnership con BMW e Intel per lo sviluppo di una vettura interamente autonoma entro il 2021.

(MO)

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