Una nuova ricerca mostra che non abbiamo bisogno di nuove strade per ridurre il traffico nelle aree metropolitane, quanto di pedaggi creativi. Secondo Kara Kockelman, ingegnere civile all’Università del Texas, ad Austin, i risultati, indicati nella figura a pagina XX, mostrano come la velocità del traffico sulla rete di autostrade intorno a Dallas e Fort Worth, in Texas, migliorerebbe grazie al credit-based congestion pricing (un meccanismo per stabilire il prezzo della congestione sulla base del credito). I veicoli verrebbero monitorati con sistemi d’identificazione a radiofrequenza o tecnologie GPS, che registrerebbero dove e quando essi vengano utilizzati. I guidatori avrebbero a disposizione ogni mese un ammontare fisso di credito, che «spenderebbero» tramite un sistema di pedaggi basati sulle percorrenze e i luoghi di transito. I pedaggi si aggirerebbero sui 20 centesimi di dollaro per miglio, nel caso di zone soggette a ingorghi nelle ore di punta, ma i guidatori inizierebbero a pagare denaro reale solo al momento dell’esaurimento del credito iniziale. Il vantaggio? Il traffico scorrerebbe più veloce di 25 miglia orarie durante le ore di punta. O almeno questo è quanto mostra il modello computerizzato della Kochelman, dopo aver analizzato fattori come le frequenze negli spostamenti e quanto i guidatori valutino il possibile risparmio di tempo. L’idea è ancora in fase di studio, la sua realizzazione, comunque, richiederebbe anni e la soluzione di una serie di preoccupazioni riguardo alla privacy.
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