Svelato il meccanismo molecolare alle origini del Parkinson

Nature communications rivela come un’analisi dettagliata delle cellule cerebrali abbia condotto alla scoperta di un possibile meccanismo chiave nella formazione del morbo.

di MIT Technology Review Italia

Una squadra di ricercatori del Francis Crick Institute, in collaborazione con UCL, UK Dementia Research Institute presso le università di Cambridge ed Edimburgo, la New York University ed altri, ha scoperto in che modo gli agglomerati di proteine alfa-sinucleine siano tossici per i neuroni.

Da anni gli scienziati sanno che proprio l’accumulo di queste proteine nel cervello è responsabile dello sviluppo del morbo di Parkinson, ma era ancora ignoto secondo quale processo queste proteine riuscissero a condurre i neuroni alla morte. I ricercatori hanno combinato precisi approcci cellulari e molecolari per mettere a confronto forme sane e forme agglomerate di alfa-sinucleine. Sono così giunti alla conclusione che gli agglomerati di alfa-sinucleine puntano e danneggiano, in particolare, alcune proteine chiave della superficie dei mitocondri – le batterie delle cellule – interferendo con la loro capacità di produrre energia. I mitocondri ne risultano così danneggiati da venire perforati e scoppiare, con un conseguente rilascio di sostanze chimiche dannose che inducono la cellula a morire.

Questa scoperta è stata riprodotta in cellule di cervello umano ottenute dalla pelle di pazienti portatori della mutazione nel gene relativo alle alfa-sinucleine responsabile del morbo. Trasformare cellule epiteliali in cellule staminali e indurle poi ad assumere le forme di cellule cerebrali, ha permesso di studiare da vicino le prime fasi della neuro degenerazione.

Lo studio è stato diretto da Sonia Gandhi, Group Leader al Crick ed alla UCL, e Andrey Abramov.
Pubblicato su Nature Communications, offre nuovi approfondimenti sul Parkinson ed altre cause di neuro degenerazione, aprendo le porte a possibili sviluppi terapeutici.

(lo)

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