Sonde intestinali in pillole

Un piccolo dispositivo da ingerire, offre immagini dettagliate degli intestini senza anestesia. Funziona persino in bambini e infanti.

di Courtney Humphries

La disfunzione genetica ambientale (EED) è probabilmente una delle malattie più costose esistenti. Si tratta di una malattia caratterizzata da un intestino infiammato, che ha difficoltà nell’assorbire gli elementi nutritivi, ed è particolarmente diffusa nei paesi poveri, dove inasprisce condizioni di malnutrizione e difficoltà nello sviluppo. Sono ignote le cause della EED e come si possa prevenire o trattare.

Un test pratico che rendesse possibile una diagnosi della malattia permetterebbe la personale medico di sapere quando e come intervenire. Esistono terapie per i neonati, ma condurre un’endoscopia nei bambini richiede spesso l’anestesia. Si tratta di una procedura costosa, invasiva e poco pratica proprio laddove l’EED è più diffusa. Guillermo Tearney, patologo e ingegnere del Massachusetts General Hospital (MGH) di Boston, sta sviluppando un piccolo dispositivo da utilizzare per ispezionare l’intestino e ottenere campioni di tessuto con il semplice intervento del medico di base.

Le pillole ingeribili di Tearney contengono microscopi in miniatura connessi ad un’ancora filiforme flessibile che fornisce alimentazione e illuminazione mentre invia le immagini ad una console dotata di monitor. Il personale medico sarà in grado di guidare la capsula ed estrarla al termine dell’esame. Lo strumento può essere sterilizzato ed utilizzato più volte (la squadra di Tearney ha sviluppato una tecnica che garantisce l’assenza di disagi e reazioni come aerofagia.) Lo strumento è anche in grado di elaborare immagini dell’intera superficie del tratto digestivo con una risoluzione sufficiente a rendere visibile ogni cellula, così come di visualizzare sezioni trasversali in 3D profonde un paio di millimetri.

Questo strumento ha svariate applicazioni possibili; è stato usato all’MGH per diagnosticare l’esofago di Barrett, un precursore del cancro all’esofago. Una versione ancora più piccola sviluppata per diagnosticare l’EED viene utilizzata con i neonati, a cui non è possibile somministrare pillole. La squadra di Tearney l’ha inizialmente testata in Pakistan, dove l’EED è prevalente. I test sui neonati verranno sono in programma per il 2019. La piccola sonda permetterà ai ricercatori di trovare risposta alle domande su come si sviluppi l’EED — come ad esempio, quali cellule colpisce e quali batteri sono coinvolti —e come formulare interventi e potenziali cure.

Immagine: BRUCE PETERSON

(LO)

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