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Se i dati verranno confermati, potrebbe significare che un pianeta in grado di ospitare la vita risiede non distante dalla Terra, in orbita attorno a una stella simile al Sole.

di Neel V. Patel

Un team internazionale di astronomi ha registrato segnali che un pianeta abitabile potrebbe trovarsi in Alpha Centauri, un sistema stellare binario a soli 4,37 anni luce di distanza. Si tratterebbe di una delle prospettive di pianeta abitabile più vicine fino ad oggi, anche se in caso di esistenza non dovrebbe essere molto simile alla Terra.

Alpha Centauri è il sistema stellare più vicino al nostro, composto da tre stelle diverse. Ci sono Alpha Centauri A e B, che sono stelle simili al Sole che formano una stretta orbita binaria l’una intorno all’altra a circa 4,37 anni luce di distanza. E poi c’è Proxima Centauri, una piccola nana rossa che in realtà è più vicina a noi (a 4,24 anni luce di distanza) e ha una relazione gravitazionale molto più libera con le altre due stelle.

Proxima Centauri è orbitato da due pianeti, uno dei quali (Proxima b) sembra essere un esopianeta delle dimensioni della Terra con una zona abitabile (la regione dell’orbita di una stella dove l’acqua liquida può formarsi sulla superficie). Ma si pensa che Proxima b sia in preda alle maree e spazzata da venti stellari, il che significa che è improbabile che sia abitabile.

Il potenziale del sistema Alpha Centauri di ospitare mondi portatori di vita ha sempre incuriosito gli scienziati, ma nessun esopianeta noto è mai stato scoperto lì, in parte perché la stretta vicinanza significa una luminosità troppo accentuata per permettere agli astronomi di restringere davvero il raggio d’azione su qualsiasi oggetto planetario in quell’area. 

Ma in un articolo pubblicato su “Nature Communications”, un team internazionale di astronomi che utilizzano il Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory in Cile ha trovato un segnale luminoso di imaging termico proveniente dalla zona abitabile di Alpha Centauri A.

Il segnale è stato registrato grazie a Near Earths in the Alpha Center Region(NEAR), un progetto da 3 milioni di dollari supportato da ESO e Breakthrough Watch, un’iniziativa sostenuta dal miliardario russo Yuri Milner per cercare pianeti rocciosi delle dimensioni della Terra intorno ad Alpha Centauri e altri sistemi stellari entro 20 anni luce da noi. 

NEAR è stato in grado di portare avanti aggiornamenti al VLT che includevano un cronografo termico, che può bloccare la luce stellare e cercare le firme di calore provenienti da oggetti planetari mentre riflettono la luce dalla loro stella. Ha trovato il segnale intorno ad Alpha Centauri A dopo aver analizzato 100 ore di dati.

Il pianeta in questione non è stato ancora nominato e la sua esistenza non è stata verificata. Il nuovo segnale suggerirebbe che ha le dimensioni di Nettuno. Ciò significa che non stiamo parlando di un mondo simile alla Terra, ma di un pianeta di gas caldo da cinque a sette volte più grande della Terra. 

Se è la casa della vita, probabilmente stiamo parlando di vita microbica tra le nuvole. E il segnale potrebbe benissimo essere causato da molte altre spiegazioni, come la polvere cosmica calda, un oggetto più distante sullo sfondo o fotoni vaganti.

Confermare l’esistenza del pianeta non dovrebbe essere troppo difficile: gli astronomi devono semplicemente osservare di nuovo l’oggetto e vedere se la sua nuova posizione corrisponde a un’orbita. Non è ancora chiaro quando avrà luogo qualsiasi tipo di indagine di follow-up.

(rp)