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Ad un anno dal lancio della sonda solare Parker della NASA sono arrivati i primi risultati. La sonda spaziale ha stabilito il record per l’approccio più ravvicinato al sole da parte di un oggetto artificiale.

di Neel V. Patel

Lanciata nell’agosto 2018, la sonda solare Parker è stata costruita per studiare il sole e analizzarne da vicino la corona (la corona di plasma ultra-caldo che circonda la nostra stella). Nell’ottobre 2018, la sonda arrivò a 42,3 milioni di chilometri dal sole, superando il record stabilito dal veicolo spaziale Helios 2 nel 1976.

Abbiamo ora i primi risultati dell’analisi dei dati raccolti. I risultati di questo approccio del 2018, pubblicati mercoledì in quattro nuovi articoli su Nature, suggeriscono che il vento solare e il campo magnetico del sole provengono entrambi da buchi freddi nella corona, dove le temperature sono di 1,1 milioni °C.

Il vento solare è un flusso di particelle cariche eruttate dalla corona. Gli studi rivelano che l’inversione delle linee del campo magnetico del sole sono responsabili dell’accelerazione di questo vento nel suo viaggio in allontanamento dal sole. In uscita dai buchi coronali ‘freddi’, le particelle del vento si muovono lungo le linee del campo magnetico. Queste linee a volte eseguono una rotazione di 180 gradi, per tornare al proprio orientamento originale nel giro di qualche secondo o qualche ora. Queste inversioni rilasciano grandi quantitativi di energia che agisce sui venti solari, spingendoli nel sistema solare. Gli scienziati non sono ancora in grado di spiegare la causa di queste inversioni, ma potrebbero avere qualcosa a che fare con i getti di plasma che a volte esplodono dalla superficie del sole. I

Il vento solare può danneggiare gravemente le reti elettriche della Terra o altre apparecchiature di telecomunicazione. Per quanto i campi magnetici della Terra costituiscano un’eccellente barriera contro la maggior parte del vento solare, eventi di grande portata potrebbero facilmente distruggere gran parte delle nostre infrastrutture. Gli scienziati sperano che approfondire le nostre conoscenze sull’origine e sul comportamento del vento solare, possa permetterci di sviluppare sistemi di allerta contro le tempeste solari e trovare strategie migliori per proteggerci.

La sonda solare Parker ha appena iniziato. Entro il 2025, dovrebbe arrivare a più di 8 milioni di chilometri dalla superficie del sole, affrontando temperature fino a 1 370 °C e viaggiando a una velocità di quasi 800.000 chilometri all’ora.

(lo)