Scarpe tattili per non vedenti

Rispetto alla cecità la tecnologia ha ancora molto da fare: gli strumenti sono pochi e molto costosi. Un’eccezione è rapresentata da quest’idea, promossa tra le innovazioni dell’anno.

di Anirudh Sharma

La vita dei non vedenti non è cambiata molto anche con i recenti progressi tecnologici. Attualmente vengono utilizzati cani appositamente addestrati per aiutare i non vedenti a raggiungere le proprie destinazioni. Ma questi supporti sono molto costosi, tanto più in India. Inoltre, gli strumenti tecnologici che utilizzano indicazioni vocali per sopperire alla cecità, finiscono per interferire con la normale percezione uditiva. In effetti, i non vedenti usano il senso dell’udito per muoversi nel traffico, nella folla e per evitare gli ostacoli.

Anirudh Sharma ha messo a punto una soluzione alternativa, Le Chal, che costituisce un ausilio non interferente. L’idea di base di Le Chal consiste in scarpe vibranti davanti, dietro e su entrambi i lati, capaci di guidare l’utente mediante un feedback tattile. Una vibrazione nella parte anteriore indica di proseguire in avanti, una vibrazione sul lato sinistro di girare a sinistra e così via. L’utente comunica vocalmente la sua destinazione a Google Maps, usando un’apposita applicazione Android per lo smart phone, che trasferisce la comunicazione tramite Bluetooth a un circuito LilyPad Arduino impiantato nel tacco della scarpa.

Seguendo passo per passo le indicazioni di Google in connessione con quelle relative alla propria localizzazione, fornite dal sistema

GPS, il telefono riesce ad attivare conseguentemente i quattro vibratori inseriti nella scarpa. Un sensore di prossimità nella parte

anteriore della scarpa avverte l’utente di eventuali ostacoli rilevabili fino a una distanza di 10 piedi (tre metri).

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