Riconosciuto un nuovo ruolo per i segnali sensoriali nel cervello

La scoperta potrebbe portare a benefici per i pazienti affetti da Parkinson o disturbi psichiatrici.

di MIT Technology Review Italia

Cell pubblica i risultati di una ricerca condotta da studiosi della Rutgers University sul ruolo dei segnali sensoriali nella corteccia cerebrale, l’area del cervello responsabile di funzioni come il controllo dei movimenti.

Secondo i risultati dello studio, i segnali sensoriali presenterebbero schemi di connessione tra i neuroni, nonchè effetti sul comportamento, differenti rispetto ai segnali motori emessi dal cervello per stimolare i muscoli.
La ricerca è stata condotta su topi ed indirizzata in particolare al corpo striato, l’area del cervello responsabile di coordinare i segnali raccolti dalle aree sensoriali e motorie della corteccia cerebrale. Proprio il corpo striato è severamente compromesso in malattie quali Parkinson o Huntington.

Sotto la guida di Christian R. Lee, del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze della Rutgers e autore senior dello studio, i ricercatori hanno osservato che la stimolazione dei segnali della corteccia sensoriale porta i topi ad interrompere le proprie attività durante l’esecuzione di un compito, mentre segnali della corteccia motoria provocano un’esecuzione dei compiti più impulsiva. Tra gli autori dello studio anche James M. Tepper, professore del Center for Molecular and Behavioral Neuroscience della Rutgers.

La capacità di integrare i segnali sensoriali con i segnali motori è fondamentale alla conduzione dei compiti più semplici. La nuova ricerca potrebbe portare a nuovi trattamenti per disturbi motori come il Parkinson, l’Huntington o di natura psichiatrica come il disturbo ossessivo compulsivo.

La ricerca proseguirà su topi approfondendo la natura delle comunicazioni dei segnali tra corteccia cerebrale e corpo striato nel corso di diversi paradigmi d’apprendimento per meglio comprendere i meccanismi relativi alle connessioni tra cellule neurali. L’obbiettivo finale è scoprire in che modo segnali anomali tra corteccia cerebrale e corpo striato possano essere coinvolti in disturbi neurali e psichiatrici.

Immagine: Lindsay Hanford, Geoff B Hall. Wikimedia Commons

(lo)

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