Ricerca e cotillon

La ricerca Life-Science nel cluster di Vienna.

di Alessandro Ovi

La regione di Vienna abbraccia 25 istituti di ricerca e 5 università, con più di 38.290 studenti impegnati nel campo delle scienze della vita. Il cluster si concentra nella città di Vienna e copre approssimativamente 415 km quadrati su entrambe le sponde del Danubio.

La sua fonte principale d’investimenti è il LISA (Life Science in Austria), un organismo finanziato congiuntamente dal governo nazionale e dalla città di Vienna. Negli ultimi 15 anni, il governo austriaco ha investito oltre 400 milioni di Euro in infrastrutture di ricerca e sviluppo nella Capitale. Nel solo 2016, il fatturato totale annuo per il settore delle scienze della vita nella regione ha superato i 10 miliardi di Euro.

Hanno investito su Vienna multinazionali come Baxter, Boehringer Ingelheim, Eli Lilly e Novartis, ed altrettanto hanno fatto centri di ricerca, piccole aziende ed università. L’Università di Vienna spicca per eccellenza accademica tra le prime 200 delle classifiche globali. Venticinque istituzioni di ricerca di Vienna impiegano circa 15000 dipendenti, metà dei quali ricercatori. A dimostrazione della qualità delle ricerche condotte, il LISA cita 5.733 articoli pubblicati nel 2016 su riviste internazionali. Il portafoglio attivo di brevetti in ‘scienze della vita’, ammonta a 745 brevetti.

Tra le aree d’eccellenza vantate dal cluster viennese si elencano: biotecnologia medica, anti – infettivi, immunologia, oncologia, malattie respiratorie, tecnologia medica (con particolare attenzione su apparati elettromeccanici e software medici, telemedicina, e-health)

Dal 1998, la banca di finanziamento nazionale (Austria Wirtschafts Service), ha fornito circa 206 milioni di euro in sovvenzioni, prestiti e garanzie a società di ‘life sciences’ con sede a Vienna. Nello stesso periodo, l’agenzia tecnologica della città, il Fondo scienza e tecnologia di Vienna e l’Agenzia per l’Industria di Vienna, hanno investito 190 milioni di euro in progetti ed infrastrutture dedicate alle scienze. Queste, e altre agenzie di finanziamento, come l’agenzia austriaca di promozione della ricerca (FFG) e gli incubatori di imprese universitari, hanno coinvolto investitori privati e favorito la cooperazione con le aziende multinazionali.

Vienna ha una forte capacità d’attrazione per i mercati in crescita dell’Europa orientale. L’aliquota dell’imposta sulle società non supera il 25% ed esiste un’opzione per la tassazione di gruppo che permette a società con filiali o consociate austriache di trasferire profitti e perdite tra controllate, un sistema che permette di ridurre il totale delle imposta sulle società. L’Austria offre Indennità di ricerca e sviluppo fino al 25% e in casi speciali fino al 35%. Nel 2016, 80 progetti di scienze della vita a Vienna hanno attirato oltre 30 milioni di euro dal governo austriaco, dall’Agenzia austriaca di promozione della ricerca e dalla Agenzia di Vienna per la Scienza e la tecnologia.

Fondamentale al successo di queste iniziative è un’infrastruttura di ricerca di altissimo livello, il ‘Vienna Biocenter (VBC)’, che consente di competere con i principali ricercatori europei nelle scienze della vita in tutte le fasi della loro carriera. Diverse istituzioni e società del VBC sono leader europei nel proprio settore, con un eccezionale numero record di pubblicazioni.

Lo status internazionale del VBC è continuamente confermato grazie ad una revisione dei suoi programmi di ricerca da parte di esperti di fama internazionale, tra cui diversi premi Nobel, nonché in virtù del successo ininterrotto nel guadagnarsi finanziamenti pubblici provenienti dalle più prestigiose fonti internazionali e nazionali. Mentre le aziende e gli istituti di ricerca perseguono i propri programmi di ricerca di base o applicati, la VBC si distingue per una serie di attività congiunte tra i singoli membri a diversi livelli organizzativi, come il programma di dottorato internazionale VBC e il Vienna Biocenter Core Facilities (VBCF). Obiettivo condiviso da tutti i membri del VBC è mantenerne la fama internazionale, rafforzandolo continuamente con lo sviluppo di infrastrutture sostenibili, opportunità di formazione all’avanguardia e un flusso continuo di nuovi ricercatori di alto livello, che supportano il programma di ricerca con nuove idee e sviluppi.

Tra il 2014 ed il 2018, la città di Vienna ed il governo austriaco hanno investito €52 milioni nel Campus Vienna Biocentre. Dal 2014 al 2024, la città investirà altri 10 milioni di euro in attrezzature per l’Istituto di Biotecnologia di Vienna Life Science, il Vienna Muthgasse. L’Austria Wirtschaftservice fornisce finanziamenti e supporto alle startup ad alta tecnologia attraverso LISA PreSeed e LISA SeedFinancing. LISA PreSeed offre €200.000 per la fase di pre-avvio, mentre SeedFinancing offre fino a €1 milione per la fase di avvio. Altro supporto include fino a €50.000 in Borse di gestione temporanee , per aiutare le aziende con competenze di management. Tutto questo contribuisce alla creazione di un ambiente di grande supporto per le start-up: più del 19% delle imprese nel cluster di Vienna ha meno di cinque anni.

Ciononostante, Sonja Hammerschmid, Rettore dell’Università Veterinaria di Vienna, sostiene che il sistema fiscale non incentiverebbe a sufficienza le grandi aziende che potrebbero investire di più nella ricerca austriaca e nelle spin-off universitarie. Lo stesso fondo austriaco di ricerca non è in grado di stanziare finanziamenti per progetti life science “pari a quelli offerti da paesi come la Germania e la Svizzera’, spiega la Hammerschmid. La stessa ricerca di base sarebbe sotto finanziata e le università devono cercare fonti estranee agli enti di finanziamento pubblico.

Gli scienziati austriaci vincono il premio Nobel nel campo di Fisiologia o Medicina fin dal lontano 1927. Il più recente, del 2000, è andato a Eric Kandel per scoperte sulla trasduzione del segnale nel sistema nervoso. Nel campo della chimica, sono cinque gli austriaci che hanno vinto il nobel dal 1925. Il più recente risale al 2013, vinto da Martin Karplus in riconoscimento dello sviluppo di modelli multiscala per sistemi chimici complessi.

Il Consiglio per la ricerca europea (CER) ha assegnato numerose sovvenzioni a ricercatori di Vienna. Ricordiamo alcuni esempi del passato: Alwin Kohler, MD dell’Università di Vienna, premiato con 1,48 milioni di euro per “Nuclearpore connection: adaptor complexes bridging genome regulation”; Wulf Eckhard Haubensak, del Research Institute of Molecular Pathology, €1.5 milioni per “Circuit mechanics of emotions in the limbic system”; Daniel Wolfram Gerlich, dell’Institute of Molecular Biotechnology, €1.5 milioni per “Bridging spatial and temporal resolution gaps in the study of cell division”; Barbara Greineder, della ‘University of Veterinary Medicine’, €1.23 milioni per “Evolution of sensory organ morphology: Geneticanalysis of eye size”.

Una fitta rappresentanza di scienziati del BioCenter di Vienna ha partecipato alla quarta Serata delle Scienze di Vienna, tenutasi al municipio della città sabato 27 gennaio 2018. L’inverno è la stagione dei balli ed i saloni del municipio hanno visto gli scienziati della VBC abbandonare i propri camici bianchi a favore di abiti adatti all’occasione. Alcuni scienziati della VBC hanno celebrato la natura creativa della ricerca stupendo il pubblico con una sfilata di moda dedicata ad abiti che proprio dalle scienze traevano ispirazione.

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