Resilienza delle città europee

Le città europee si sono trovate in prima linea nella lotta alla pandemia. Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente saranno protagoniste anche della ripresa in chiave ecologica.

di Lisa Ovi

In tutto il mondo, sempre più persone scelgono di vivere in città. Secondo le stime, nel 2050 le città del mondo saranno abitate da 2,5 miliardi di persone in più rispetto a oggi. A fronte del rapido processo di urbanizzazione del mondo, diventa fondamentale l’impegno di ciascuna città verso la riduzione delle emissioni ed il contenimento dell’impatto dei cambiamenti climatici.

Le aree urbane sono un naturale polo d’attrazione per le attività economiche più inquinanti, dalle industrie ai trasporti. La sola decarbonizzazione dei trasporti con scelte di mobilità sostenibile significherebbe ridurre le emissioni europee del 30%. L’adozione di modelli economici circolari nei territori urbani potrebbe trasformare il caratteristico spreco di materia e di energia delle città in un’occasione di recupero delle risorse, ponendo così un freno allo sfruttamento delle limitate risorse naturali del pianeta.

Le città hanno il potenziale di diventare una forza trainante della ripresa verde nel mondo ed in Europa, a condizione che siano attivamente coinvolte fin dal principio nel processo decisionale.

Ciascuna città del mondo dovrà inevitabilmente fare anche i conti con gli specifici rischi generati dai cambiamenti climatici nel proprio territorio: alluvioni, incendi, innalzamento dei livelli del mare, siccità, richiederanno politiche create su misura. La stessa pandemia ha rappresentato una sfida senza precedenti per le città che si sono viste proiettate in prima linea nella gestione della crisi. Le conseguenze a lungo termine di questa crisi sono ancora ignote, ma il primo impatto si registra in una transizione verso la sostenibilità ambientale.

Un recente rapporto pubblicato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente mette in luce le principali sfide con cui si confrontano le città europee:
– affrontare gli impatti della pandemia sulla salute
– affrontare l’emergenza climatica ed ecologica
– affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche.

Intitolato ‘Urban sustainability in Europe – opportunities in challenging times’, il rapporto invita le città ad incrementare l’impegno sul fronte di mobilità urbana e uso del suolo, adeguamento degli edifici, rafforzamento del ruolo degli spazi verdi e delle soluzioni basate sulla natura e trasformazione dei sistemi alimentari urbani.

Secondo quanto riportato dall’agenzia, sarà fondamentale mantenere un atteggiamento flessibile e permettere a ciascuna città la libertà di scegliere le politiche migliori da adottare. Il rapporto sostiene che fattori contestuali, nochè governance, conoscenza, cultura, tecnologia, dati, informazioni e finanza, influenzano sia i fattori trainanti che gli ostacoli incontrati dalla transizione urbana. Tenerne conto sarà sempre più importante nella pianificazione della sostenibilità ambientale urbana e nell’attuazione di iniziative dell’Unione europea (UE), come il Green Deal.

Uno degli strumenti messi a disposizione dalla Comunità Europea è la piattaforma ClimateADAPT, sviluppata dall’AEA per studiare le migliori pratiche adottate dalle città europee per potenziare la propria resilienza climatica.

Obiettivo del progetto è supportare l’Europa nell’adattamento ai cambiamenti climatici aiutando gli utenti ad accedere e condividere dati su argomenti chiave come previsioni sui cambiamenti climatici e sulle principali vulnerabilità in Europa, o strategie e strumenti di adattamento. Il sito mette a disposizione anche casi studio su progetti di resilienza realizzati o in via di realizzazione.

Uno dei punti di spicco del rapporto è il riconoscimento del ruolo primario assunto dalle leggi e dai quadri politici dell’UE nell’accelerare il cambiamento sostenibile nelle città, per non parlare dell’accesso ai finanziamenti, sia nazionali che privati, messi a disposizione dalla comunità europea. Altrettanto fondamentale è lo sviluppo di reti cittadine e partnership pubblico-private volte al conseguimento di un ambiente urbano sostenibile.

(lo)

Related Posts
Total
0
Share