L’Istituto Italiano di Tecnologia ha brevettato il prototipo della turbina “Green”.
Un’energia da mettere in tasca, quella ideata da Emanuele Guglielmino all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
E’ la microturbina, una nuova e rivoluzionaria soluzione “green” per la produzione di energia elettrica, larga quanto una moneta da un euro. Selezionata tra le migliori idee d’innovazione da Italia Camp, dal Premio Nazionale dell’Innovazione, dalla Start Cup ‘Ricerca – Il Sole 24 ORE’ e dall’italo-californiana Mind the Bridge, è pronta oggi per diventare una start-up.
Dal diametro di appena 14 millimetri, la microturbina è un sistema di “energy harvesting” che sfrutta piccole quantità di energia meccanica o fluidica disponibili nell’ambiente o negli impianti industriali per alimentare sensori o sistemi di misura.
“La struttura compatta e la capacità di generare autonomamente fino a 30W, rende la microturbina una tecnologia adatta a sostituire le batterie o a ricaricarle”, commenta Emanuele Guglielmino, ricercatore team leader all’Istituto Italiano di Tecnologia, “in particolare all’interno di impianti distribuiti su grandi estensioni o in zone remote, riducendo l’utilizzo dei cavi elettrici associati”.
Con una vita utile di 10 anni, permette di migliorare l’affidabilità e la sicurezza di impianti estesi o gasdotti e di ridurne i costi di gestione. La microturbina è in grado, infatti, di creare energia nei luoghi più remoti sfruttando aria o gas in pressione.
Nell’industria, le sue applicazioni sono numerose: dalle società fornitrici di strumentazione per gas e acqua, così come nel settore ferroviario e nautico.
Oggi la microturbina è un prototipo brevettato ed è già stata presentata e apprezzata da numerose aziende della Silicon Valley, oltre ad avere ottenuto nel 2012 riconoscimenti prestigiosi: a Italia Camp, dal Premio Nazionale dell’Innovazione, dalla Start Cup ‘Ricerca – Il Sole 24 ORE’ e dall’italo-californiana Mind the Bridge.