C’è il libro. Ci sarà il film. Ma c’è la scienza?
di Antonio Regalado
Peter Thiel, già sostenitore di Hulk Hogan nella sua battaglia legale contro Gawker, nonchè della campagna di Donald Trump, ha pensato bene di investire 100,000 dollari nella resurrezione dei mammut, almeno secondo Ben Mezrich, nel suo libro Woolly: The True Story of the Quest to Revive one of History’s Most Iconic Extinct Creatures.
Il libro di Mezrich segue gli studi condotti dal genetista George Church e dai suoi studenti alla Harvard University, per modificare geneticamente degli elefanti con il DNA estratto da mammut rinvenuti congelati. L’ambizioso progetto vorrebbe ripopolare con i mammut la tundra siberiana contro i cambiamenti climatici. La donazione di Thiel risale al 2015, a 3 anni dal varo del progetto della Harvard, nato nel 2012 con un raduno di esperti della “de-estinzione“, condotto a Washington, D.C.
Nonostante l’attenzione mediatica, non ha ancora prodotto né pubblicazioni scientifiche, né alcun mammut. Uno dei suoi sostenitori, Stewart Brand, mi ha sfidato a scommettere sul successo del progetto. Brand, descritto da Mezrich come “un’amabile mantide religiosa,” è il più prominente sostenitore del recente interesse nelle tecnologie della de-estinzione.”.
↳ La sua organizzazione, Revive & Restore, sta già cercando di riportare in vita l’estinto piccione migratore e salvare dall’estinzione il furetto dai piedi neri.
Secondo Brand, l’idea dei mammut potrebbe essere la meno realistica, ma è anche quella che ha più appassionato il pubblico. Le ricerche sulla de-estinzione, come ogni tentativo di conservazione, non sono ben finanziate. Nel nuovo libro di Mezrich, Church è descritto come uno scienziato pazzo dal cuore d’oro, che desidera ricreare i mammut per consegnarli in mano ad una coppia padre-figlio russa e ripristinare così le condizioni preistoriche della tundra siberiana.
È Jurassic Park senza il rinvenimento del DNA dei dinosauri nell’ambra, ma con Church che fa uso del gene editing per modificare il DNA di cellule d’elefante. Portavoce di Thiel non hanno confermato il suo coinvolgimento nel progetto, a differenza di Church, che ho incontrato in occasione di una sua lezione all’MIT.
Church racconta di una colazione con Thiel durante la quale questi ha espresso il desiderio di finanziare il suo progetto più folle. Tra un progetto anti-età che fa uso della terapia genetica, un progetto per la realizzazione di un’intelligenza artificiale con veri neuroni umani ed i mammut, Thiel ha scelto i mammut. La scelta sorprese Church, secondo cui sarebbe ben noto il suo interesse nell’evitare la morte, per non parlare del fato che il miliardario ha fatto la propria fortuna nel campo dei software.
I diritti per il film sul libro di libro di Mezrich sono stati venduti alla Fox prima ancora della sua uscita.
Il direttore, Sharp, sta esplorando il laboratorio della Harvard per conoscere i propri personaggi: Church con la sua barba grigia e Luhan Yang, il suo studente più promettente, arrivato a Boston dalla Cina rurale ed iniziatore originale del progetto.
Sharp sembra interessato in una descrizione dei successi e dei fallimenti della scienza, dai grandi salti concettuali, all’applicazione di nuovi strumenti, al lavoro ripetitivo e dettagliato necessario per giungere alla conclusione. Rimane dubbio quanto il laboratorio di Church si stia effettivamente impegnando nel progetto che sembra avere più il ruolo di manifesto, un modo per dire “Ecco cosa potremmo fare, se lo desiderassimo.”
Yang stessa è attualmente più impegnata nel dirigere una società con cui sta cercando di realizzare maiali dagli organi umanizzati per i trapianti. Questa sua startup, eGenesis, ha raccolto finanziamenti per 38 milioni lo scorso marzo.
La domanda fondamentale è: quale attore rappresenterà Church, già famoso dopo la sua comparsa su The Colbert Report.
Dalle risposte che ho ricevuto su Twitter, il favorit sarebbe Jeff Bridges, seguito da Jennifer Lopez.
(LO)