Parlami, dimmi qualcosa

Come suggeriva, all’inizio della rivoluzione mediatica (1962), un bellissimo romanzo di Manlio Cancogni, in un mondo dominato da SMS, Instant Messaging ed email, sembra che niente sia ancora in grado di sostituire il contatto personale consentito da una conversazione telefonica.

di Giordano Ventura

Sulla scorta di Mediamorfosi, un saggio che ha largamente influito sugli studi mediologici, la originaria convinzione che ogni innovazione tecnologica facesse piazza pulita delle precedenti pratiche o soluzioni operative ha lasciato il posto a una concezione più articolata delle “mediamorfosi”, appunto. Di quelle rivoluzioni mediatiche che si comportano un poco come le invasioni barbariche alla fine dell’impero romano: con un impeto travolgente e apparentemente irresistibile, ma con il passare del tempo adattandosi alle situazioni pregresse, più reinterpretandole che sostituendole.

In altre parole, un nuovo mediun non rimuove i precedenti, ma li specializza, valorizzandone alcune caratteristiche funzionali e ogni volta articolando ulteriormente la mappa delle opportunità comunicative di cui i diversi soggetti individuali e collettivi possono disporre per perseguire le proprie finalità relazionali.

Questa constatazione “mediamorfica”, che si deve a Roger Fidler, pioniere statunitense dei new media, ha trovato interessanti conferme in una ricerca realizzata dalla Wainhouse, una importante società di consulenza di mercato, in collaborazione con ALE (che opera sul mercato con il brand Alcatel-Lucent Enterprise).

Secondo questa ricerca, il telefono è ancora il dispositivo più apprezzato, con quasi l’85 per cento delle persone, che lo utilizza quotidianamente per il proprio lavoro. Così apprezzato che per i prossimi cinque anni – dal 2017 al 2021 – il mercato della telefonia business dovrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 29.5 milioni di unità a 31.6 milioni.

Ancora più interessante il dato relativo ai telefoni IP – comuni apparecchi telefonici in grado, tuttavia, di garantire alcuni vantaggi tipici delle reti telefoniche via Internet – che, nello stesso periodo, passeranno dal 74 per cento all’82 per cento del totale dei telefoni di categoria business.

Secondo Paolo Ferretti,Technical Sales & Service Manager, Central Mediterranean Countries, Balkans and Turkey, «invece di essere sostituiti da nuove tecnologie, i telefoni IP diventano sempre più parte integrante di un più vasto ecosistema delle comunicazioni. Il 70 per cento degli utenti di telefonia utilizza un mix di telefoni da scrivania, PC e cellulari per comunicare; il telefono fisso è tuttavia lo strumento di comunicazione che offre quella combinazione di semplicità d’uso, affidabilità e qualità di cui gli utenti necessitano, specie in ambiente lavorativo».

Il più recente telefono ALE, il DeskPhone 8008, è stato sviluppato per rispondere ancora meglio a queste esigenze. La progettazione ha preso spunto dalle richieste provenienti dagli utenti, i quali, apprezzando la qualità dell’hardware e le caratteristiche studiate appositamente per un ambiente business, avevano bisogno di uno schermo più ampio e di ulteriori caratteristiche in grado di garantire una protezione ancora maggiore da attacchi informatici come, per esempio, quelli di tipo DoS (Denial of Service).

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