Nefrologia di Padova ai vertici mondiali

Il prof. Lorenzo Calò, dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, è stato confermato anche per il 2018, e per il quinto anno consecutivo, primo al mondo nell’ambito delle malattie renali, in particolare nelle malattie genetiche rare del trasporto tubulare renale.

di MIT Technology Review Italia

In base a una estesa revisione delle pubblicazioni scientifiche degli ultimi dieci anni la Nefrologia italiana consolida il suo primato mondiale, contribuendo notevolmente al prestigio dell’Azienda Ospedaliera di Padova nel campo delle malattie rare.

Il prof. Lorenzo Calò, nefrologo, ipertensiologo e internista, opera presso la Nefrologia di Padova di cui è il Direttore, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università di Padova. Da oltre trent’anni segue in particolare la Sindrome di Gitelman e la Sindrome di Bartter, malattie renali genetiche rare che compromettono il riassorbimento tubulare renale di potassio e di magnesio.

La conseguente riduzione nel sangue di potassio e magnesio può indurre l’insorgenza di aritmie cardiache che nei casi più gravi possono anche essere fatali e, seppure raramente, anche evolvere verso l’insufficienza renale cronica.

L’analisi genetica identifica la mutazione nel gene che codifica per la proteina responsabile del trasporto tubulare renale del potassio permettendo una diagnosi certa.

Un aspetto peculiare di queste malattie genetiche renali riguarda lo studio delle basi cellulari e molecolari dell’ipertensione arteriosa. I pazienti con queste malattie, infatti, anche se possiedono molte caratteristiche biochimiche ed ormonali tipiche dell’ipertensione arteriosa, non hanno l’ipertensione. «Capire perché questi pazienti non diventano ipertesi», rileva il prof. Calò, «può essere di grande importanza per capire le basi cellulari e molecolari dell’ipertensione arteriosa stessa».

Gli studi di Lorenzo Calò, pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali negli ultimi anni, hanno permesso di delineare nell’uomo nuovi meccanismi biochimici e identificare nuove proteine che possono svolgere un importante ruolo per la comprensione della fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa, oltre che per la efficacia del suo trattamento e di quello delle complicanze cardiovascolari e renali dell’ipertensione.

Il prof. Lorenzo Calò è diventato un riconosciuto punto di riferimento non solo nel Triveneto, ma anche a livello nazionale per la gestione clinica e la diagnosi di queste malattie, oltre ad essere il referente per Padova di queste tubulopatie genetiche rare renali nell’adulto nell’ambito del network europeo ERKNet (European Reference Network for Rare Kidney Diseases).

Un ambulatorio dedicato al completo iter diagnostico, al trattamento terapeutico e al follow-up dei pazienti con Sindrome di Gitelman e Sindrome di Bartter è stato istituito da qualche anno presso l’Azienda Ospedaliera di Padova-Università di Padova, uno dei pochi a livello nazionale.

A questo ambulatorio si rivolgono pazienti provenienti da tutta Italia che effettuano l’indagine genetica presso l’UOC di Genetica Clinica dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, diretta dal prof. Maurizio Clementi.

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