Muscoli artificiali mutano le cellule staminali in ossa

Materiali appositamente programmati possono indirizzare le cellule staminali a trasformarsi in cellule ossee.

di Lisa Ovi

Ricercatori dell’Helmholtz-Zentrum Geesthacht (HZG), del Centro per le terapie rigenerative di Berlino-Brandeburgo, del Freien Universität di Berlino e dell’Istituto virtuale per i biomateriali multifunzionali di Helmholtz hanno studiato uno scaffold dinamico per lo studio delle cellule staminali. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su PNAS.

Le cellule staminali sono note per la loro capacità di trasformarsi in svariati tipi di cellule seguendo i segnali molecolari presenti nel loro ambiente chiamati morfogeni. Da decenni i ricercatori studiano come indirizzare questo processo di differenziazione modificando i morfogeni presenti attorno alle cellule.

La maggior parte di queste ricerche è condotta scaffold statici. Ora, sotto la guida del professor Professor Andreas Lendlein del Helmholtz-Zentrum Geesthachtin, in Germania, ricercatori dell’HZG, del Centro per le terapie rigenerative di Berlino-Brandeburgo, del Freien Universität di Berlino e dell’Istituto virtuale per i biomateriali multifunzionali di Helmholtz sono riusciti a sviluppare uno scaffold dinamico.

I ricercatori sono partiti da un foglio polimerico a memoria di forma che si comporta come un muscolo artificiale. Il materiale ha la proprietà insolita di potersi allungare man mano che la temperatura a cui è esposto passa dai 37°C corporei ai 10°C, per poi contrarsi quando veniva riscaldato. Disseminato il foglio di cellule staminali, i ricercatori hanno potuto modulare contemporaneamente un segnale fisico, il cambiamento di temperatura, e un segnale meccanico, il movimento del tessuto. Questi stimoli sincronizzati hanno indotto le cellule staminali a trasformarsi in cellule ossee.

I fogli polimerici programmati potrebbero risultare utili nel trattamento di fratture ossee troppo gravi per le capacità di autoguarigione del corpo. In futuro, un foglio polimerico arricchito di cellule staminali del midollo osseo di un paziente potrebbe essere avvolto attorno all’osso frantumato per rafforzarlo.

Immagine: Darryl Leja, NIH. Flickr

(lo)

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